PISA - Volano gli aeroporti toscani: più 8% di passeggeri, più 9,6% di ricavi.
Pisa oggi conta oltre 5 milioni di passeggeri (5,2 per l’esattezza), Firenze ne ha la metà (2,7). Aumentano anche le rotte, con destinazioni nuove. Da Pisa per esempio nei prossimi mesi saranno ripristinati i voli per Crotone e ci saranno aerei per Danzica, Praga, San Pietroburgo, Tolosa, Birmingham.
Un anno straordinario
Tutto bene dunque? Il 2017, commenta il presidente di Toscana Aeroporti Marco Carrai, è stato un anno straordinario. E con qualche rimpianto, perché a causa del maltempo a Firenze si sono persi 130mila passeggeri di 1400 voli cancellati o dirottati altrove.
Sono buone le prospettive anche per il 2018, anticipa lo stesso Carrai, commentando i dati dei mesi di gennaio e febbraio.
Incognite e timori
Eppure restano delle incognite. La prima, la più importante, è quella della seconda pista di Peretola. Perché se è vero che c’è già stata la VIA (la valutazione di impatto ambientale) restano tuttavia alcune significative opposizioni sul territorio, a cominciare da quella del sindaco di Prato che ha fatto anche ricorso al Tar. E il quadro politico nazionale, dopo il 4 marzo, è cambiato profondamente.
E poi c’è un asse tra Bologna e Firenze che intimorisce Pisa.
L’aeroporto Marconi infatti è vicinissimo, le due città sono collegate dal treno veloce che ci mette solo 35 minuti a coprire la distanza tra i due centri (e il collegamento sarà presto esteso anche alla notte). Si parla spesso di ‘sinergie’ tra i due scali, anche se le società di gestione sono diverse, si teme allora una progressiva marginalizzazione del ‘Galilei’.
Timori infondati, li definiscono da ‘Toscana Aeroporti’, paure e pensieri che però stanno già agitando l’infuocata campagna elettorale di Pisa, che si preannuncia molto difficile per la maggioranza di centrosinistra che ha governato finora la città.