La Toscana punta su la blue economy

PIOMBINO - L’Autorità di sistema del mar Tirreno settentrionale vuol sviluppare la blue economy, ci sta lavorando da tempo e a Piombino ha lanciato un programma ambizioso di attività che è stato condiviso con i principali porti turistici della Toscana.
Servizi digitali per la nave, il diportista e i turisti; sistemi per la sicurezza e la navigabilità; riutilizzo di materiali provenienti da demolizioni e riparazioni navali in una logica di economia circolare; de carbonizzazione e sostenibilità; monitoraggio dei fondali e tutela dell’ambiente costiero e marino. Questi gli asset principali della blue economy che l’Autorità intende sviluppare un percorso concreto di partenariato con le piccole e medie imprese del settore.

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L'incontro a Piombino legato al progetto Blue economy

Alla presenza di rappresentanti di porti di rilievo della nautica da Diporto e con la collaborazione di Navigo Scarl, capofila del soggetto gestore del distretto tecnologico della nautica e la portualità toscana, la Port Authority ha identificato assieme agli operatori le priorità di intervento nel settore. Tra le attività di avvio di questo programma, tutte finanziate dal progetto transfrontaliero Blue Connect, quella relativa all'erogazione di voucher da 5mila euro ciascuno a favore di quelle PMI che vogliano puntare sulla innovazione della filiera della nautica e della cantieristica.

Soddisfatto il presidente Corsini: “La nautica di diporto con le lavorazioni e i cantieri connessi, oltre che i servizi resi al turista, costituiscono attività di rilievo per il sistema portuale del Mar Tirreno Settentrionale – ha detto in apertura dei lavori–, con questa giornata di lavoro abbiamo voluto promuovere un primo incontro con le imprese di settore e riteniamo che Piombino sia la location ideale per ragionare dello sviluppo di attività industriali di circle economy”.

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