PISA - Un anziano, un pedofilo, e dei minori di 13 o 14 anni che adescava con la falsa promessa di un futuro nel calcio.
L’incendio di una vettura forse per vendetta e poi la morte di un ragazzo sui binari schiacciato da un treno a Riglione.
Sono i drammatici elementi di una vicenda purtroppo triste che è stata ricostruita dalla Polizia di Pisa con il coordinamento della Procura della Repubblica.
Nelle scorse ore l’arresto dell’uomo, 75 anni e l’emissione della misura cautelare nei suoi confronti.
Tutto è partito nel 2016 dalle dichiarazioni di un giovane marocchino che raccontò (nel frattempo da maggiorenne) quanto gli era successo dopo che aveva visto l’uomo aggirarsi con altri giovanissimi.
Il tutto con il nobile obiettivo di evitare altri abusi e violenze. L’incendio dell’auto e la morte del giovane sui binari hanno accelerato le indagini.
Ad essere distrutto nel rogo di qualche mese fa a Riglione il veicolo dell'uomo.
I responsabili del gesto, due giovani di 18 anni circa, hanno forse maturato la decisione per vendicarsi di quanto fatto loro qualche anno prima.
Purtroppo in quella circostanza uno dei due ragazzi ha perso la vita rimanendo schiacciato sui binari da un treno che passava mentre lui lo attraversava.
Era il 21 dicembre dello scorso anno. E tutto un paese, appunto, Riglione rimase sconvolto e incredulo da un atto in apparenza frutto di una bravata.
Nelle immagini il Procuratore Alessandro Crini e la dirigente della Squadra Mobile della Questura di Pisa Rita Sverdigliozzi. Una storia triste iniziata chissà quando.
E ora i responsabili della procura lanciano un appello: "Chiunque sappia di vicende simili si faccia avanti!" E', infatti, forte la convinzione che l'uomo, anzi il pedofilo, si sia reso responsabile di altri fatti simili a quelli di cui ora deve rispondere.
"Certo non sarà facile! - è il commento degli inquirenti - ma occorre armarsi di coraggio, come ha fatto il giovane marocchino, e raccontare." Un servizio andrà in onda nel nostro Tg delle 18,30.