
Vigili del Fuoco, lutto nazionale
LIVORNO – Per i Vigili del Fuoco è lutto nazionale.
A Catania il solenne saluto a Dario Ambiamonte e a Giorgio Grammatico, i due vigili del fuoco deceduti mentre operavano in quell’appartamento di Via Garibaldi divenuto per loro trappola mortale.
L’affetto che ongi singolo cittadino ha per questo corpo è enorme e non scade nella retorica. In loro si riconosce la presenza continua, la calma, la capacità di infondere fiducia ma soprattutto l’accettazione di dedicare la propria vita a salvare le altre vite e per quelle vite sapere che è possibile perdere la propria.
Per questo il dolore che si respira a Catania, è vissuto parimenti in tutta italia, con una cerimonia che si svolge nei comandi, regionale, provinciale, il singolo distaccamento.
Nella Cattedrale Catanese la solenne funzione funebre ed in contemporanea il legame di tutti i vigili del fuoco italiani che con la loro presenza silenziosa sul piazzale sono presenti a far ala laggiù, dentro la cattedrale siciliana.
Perosnale in servizio, in quiescenza, nessun assente perché in quel che e’ successo a Catania si rannoda altri episodi avvenuti nel corso degli anni in altri luoghi e in questi luoghi il verificarsi di altri caduti del corpo nel compiere il dovere di sempre, salvare vite.
Le indagini in corso per ricostruire il perché e assegnare responsabilità fa il suo percorso ma al di là di quello la morte che ha colto i due vigili del fuoco non ha altra spiegazione che l’essere li in quel punto in quel momento, nel febbrile tentativo di operare in lotta contro le probabilità.
Vicinanza e saluto, perché non importa dove e come, il legame che unisce chi vive lo stesso rischio rende ognuno di questi uomini in rosso parte dell’altro.
Altre professioni comportano un rischio simile, quello di perdere la vita, ma qui si raggiunge il vertice del valore massimo per cui si mette in gioco la propria, lottare contro gli elementi: acqua, fuoco, terra e aria.
Nei nostri telegiornali la cerimonia di omaggio.