USB con operai AAMPS; “clima intimidatorio”

LIVORNO - USB a presidio della tutela dei lavoratori AAMPS di Livorno con un azione di protesta davanti alla sede generale della azienda.

USB in presidio di protesta alla sede AAMPS

USB in presidio di protesta alla sede AAMPS

L'Unione Sindacale di Base ha organizzato questa iniziativa e chiamato i media per metterli al corrente di un disagio generale che va in crescendo da parte degli operatori ecologici.

La questione dei braccialetti elettronici che aveva sollevato dubbi, critiche e richieste di spiegazioni più corrette, rappresenterebbe la punta di un iceberg che va crescendo.

In merito alla discussione sollevata sul loro effettivo valore di impiego e sulle garanzie espresse dai vertici della azienda, senza entrare nel reticolo dei cavilli dialettici, lo stesso Presidente del Consiglio Comunale, Esposito, ha garantito chiarezza.

Per il prossimo 3 maggio è stato indetto un incontro con vertici, tecnici e società fornitrice in sede di commissione consiliare per relazionare tecnicamente e concretamente sul perché della scelta di acquisto di questi braccialetti e sulla scelta del loro impiego.

In merito a questo, Giovanni Ceraolo, portavoce dell USB, presente al presidio, ha ribadito che se si deve temere l'impiego del braccialetto come strumento di controllo da parte della azienda sulle capacità di lavoro di ogni dipendente, si sappia che già ogni singolo mezzo è monitorato tramite controllo GPS.

Può essere solo una questione di procedura di individuazione del mezzo ad una data ora per la possibilità di contattarlo per altre indicazioni ma è anche vero che è traino portante per verificare i tempi tabella di esecuzione di una specifica mansione.

A queste tematiche si aggiunge che la politica della raccolta differenziata porta a porta, allargatasi a velocità esponenziale negli ultimi mesi, ha creato vuoti nei ranghi, nella logistica, nei tempi di esecuzione e quindi di rispetto delle crono-consegne assegnate alle utenze.

I turni non bastano e c'è in programma la creazione di un terzo turno orario.

Laddove gli interventi in strada prevedevano la presenza di due addetti, ora si procede alla riduzione ad uno.

Peraltro i dipendenti , sostiene la USB, il clima vessatorio costante che è stato instaurato.

Nei nostri notiziari l'intervista a Ceraolo che riassume i tanti punti dolenti che hanno portato a questa protesta dimostrativa.

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