Aerei a terra a Pisa per sciopero dipendenti

aerei a terra per sciopero al Galilei di Pisa

Aerei a terra per sciopero di 8 ore al Galilei di Pisa

PISA- Aerei a terra all’Aeroporto Galilei di Pisa con disagi tra partenze e arrivi.

Il caos è dettato dallo sciopero indetto dai dipendenti dell’aeroporto e appartenenti ai sindacati USB e FILT-CGIL.

Lo sciopero è stato procalamato per la durata di 8 ore, da questa mattina alle 10 e fino alle 18.

Lo stato di agitazione e presidio agli ingressi ha provocato non pochi problemi poiché sono già 39 i voli che sono stati sospesi tra partenze e arrivi.

Voli che rientrano nella fascia oraria corrispondente al fermo proclamato dalla agitazione.

Il numero stesso dei voli che saltano potrebbe crescere e dipenderà anche dalle singole compagnie aeree.

Lo sciopero e l’agitazione e’ dovuto al rinnovo di una contestazione già nota da mesi ma che continua a tenere banco.

Si tratta del processo di esternalizzazione intrapreso dai vertici di Toscana Aeroporti, la società che gestisce gli scali sia di Pisa che di Firenze.

Le voci nel merito delel quali la Società vorrebbe intervenire per cambiare le regole di ingaggio e assegnazione riguarderebbero il settore security di Pisa e lo Handling, cioè il comparto di tutte le attività logistiche di terra di entrambi gli scali.

Il percorso di cambiamento con chiusura contrattuale e rinnovo in esterna riguarderebbe un totale di 800 lavoratori.

Prima di partire, Toscana Aeroporti invita i passeggeri a consultare il sito dell’aeroporto alla pagina “voli in tempo reale” o a contattare la propria compagnia aerea per tutti gli aggiornamenti.

Tra rappresentanti della Toscana Aeroporti e sindacati di categoria c’è un tavolo di trattative in corso ma vede partecipare solo le sigle appartenenti a CISL e UIL.

Da mesi il braccio di ferro tra i sindacati che non hanno aderito a nessun incontro con i vertici perdura.

La posizione rimane ferma e motivata dal fatto che non si tratta di studiare una necessaria politica di carattere lavorativo dal momento che non ci sono alla base indicazioni di crisi strutturale, problemi nell’erogazione del salario, passivi che vanno reintegrati con interventi di vario genere.

La rabbia dei manifestanti deriva in pratica da un semplice calcolo di contabilità legata ai benefici di maggiori introiti per gli azionisti della Toscana Aeroporti che si ritroverebbero con dei bonus aggiuntivi grazie alla differenza contrattuale con la quale si farebbe il calcolo di tesaurizzazione sugli 800 salari in questione.

I vertici negano la motivazione principale su cui fondano la loro protesta USB e FIL CGIL ma al momento non sembrano esserci spiragli di disgelo e gli aerei rimangono a terra

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