PISA - Ospedaletto, chiude il termovalorizzatore. Lo ha annunciato oggi il sindaco,
Marco Filippeschi confermando indiscrezioni delle ultime
settimane quando era già stato siglato anche un preaccordo tra
azienda e sindacati per la ricollocazione dei 22 dipendenti, poi
saltato e ora in attesa di una nuova intesa tra le parti.
L'impianto di Pisa, ha spiegato Filippeschi, "è stato
determinante, per quasi 40 anni, nel garantire un ciclo
industriale appropriato, sostenibile ed efficace, in anni in cui
il recupero di energia aveva preminenza, soprattutto ecologica,
sul banale interramento in discarica". "Ma ora - continua
Filippeschi - quel vecchio stabilimento mette gli amministratori
di fronte a una valutazione: rigenerarlo tecnicamente, oppure
superarlo. E rigenerarlo richiederebbe investimenti economici
importanti e una prospettiva di esercizio di lunghi anni, una
spesa maggiore di quella prevista per conferire i rifiuti
indifferenziati rimasti ad altri impianti, anche al netto
dell'ammortamento residuo".
Per l'area di Ospedaletto potrà ipotizzarsi, ha aggiunto una
nota del Comune, "un diverso impiego nel contesto dell'economia
circolare, che dovrà procurare nuove opportunità di innovazione
tecnica e sicurezza per tutti i lavoratori finora dedicati allo
stabilimento di termovalorizzazione".
"Con la Regione e l'Ato - ha concluso Filippeschi -
collaboreremo per garantire la sostenibilità dei costi per il
superamento dell'impianto: con gli altri comuni proprietari si
avvia il percorso. La tutela del lavoro, la crescita
professionale delle maestranze, nuove opportunità occupazionali,
infatti, vanno di pari passo con l'evoluzione tecnica dei
processi ambientali orientati alla sostenibilità. I livelli
occupazionali saranno mantenuti: i lavoratori addetti
all'impianto saranno ricollocati. E' in corso il confronto
dell'azienda con i sindacati".

Pisa, inceneritore di Ospedaletto