Arresti domiciliari per funzionario del comune

LIVORNO - La Procura di Livorno ha disposto gli arresti domiciliari, con l'utilizzo del braccialetto elettronico  per il funzionario della Protezione Civile del Comune di Livorno, Riccardo Stefanini. Nella giornata odierna, su ordine del Procuratore della Repubblica di Livorno, la Polizia di Stato ha eseguito l’Ordinanza della Misura Cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Livorno (dott. Antonio Del Forno), a carico di Stefanini, personaggio noto in città per il ruolo di coordinatore nella protezione civile.
Nell’arco dei circa 10 mesi d’indagini, la Squadra Mobile, sotto la direzione del Procuratore Capo, dr. Ettore Squillace Greco, ha raccolto, nei confronti di Stefanini, elementi probatori rilevanti circa il reato di peculato continuato, aggravato dalla recidiva specifica (essendo stato già condannato in primo grado per lo stesso reato per fatti avvenuti nel 2009), tali da far propendere lo stesso Procuratore Capo per la richiesta della misura cautelare restrittiva (necessaria per evitare l’inquinamento delle ulteriori prove che gli inquirenti stanno tuttora raccogliendo), richiesta accolta dal G.I.P. dr. Del Forno.
Le indagini sono temporalmente iniziate immediatamente prima dell’alluvione di settembre, che costò la vita a ben 9 persone e che provocò svariate polemiche sulla gestione della Protezione Civile.
Le indagini hanno tratto le mosse da una segnalazione sull’indagato quale soggetto che aveva comportamenti anomali nell’esercizio della sua attività di dipendente del Comune di Livorno quale addetto all’ufficio della Protezione Civile. La prima attività di investigazione ha subito fornito elementi probatori di notevole gravità. La Squadra Mobile di Livorno, infatti, dopo aver raccolto dichiarazioni di persone informate sui fatti, ha attivato le intercettazioni richieste dal Pubblico Ministero e autorizzate dal Gip.
E’ emerso un quadro di elementi probatori che allo stato supportano ampiamente l’ipotesi di accusa e hanno indotto il Gip a concedere la misura cautelare richiesta.
Risulta come l’indagato abbia fatto sistematicamente uso distorto delle funzioni pubbliche in un quadro lavorativo fortemente pregiudicato dalla sua condotta.
L’utilizzo sistematico dell’autovettura di servizio per uso privato; l’appropriazione per consumo personale di beni e materiali ottenuti, a seguito di bandi pubblici, per esigenze di solidarietà della Protezione Civile; così come l’indebito uso della carta carburante del Comune di Livorno per personali approvvigionamenti di gasolio, sono espressione di una attività illecita protrattasi per mesi e costituita da circa 47 casi di peculato per ora accertati dalla Polizia di Stato durante la prima fase delle indagini. L’ultimo caso risale proprio a ieri quando, tornando con la macchina di servizio da Firenze, per l’ennesima volta, Stefanini riforniva di gasolio la vettura comunale e, contemporaneamente, versava altro gasolio in una propria tanica che, come spesso ha fatto durante le indagini, anche ieri ha portato a casa per il successivo rifornimento dei propri veicoli personali a spese del Comune.
A seguito delle perquisizioni odierne presso l’abitazione e presso gli uffici della Protezione Civile e, successivamente alle valutazioni del materiale documentale acquisito, gli inquirenti sono al lavoro per capire quali altri scenari si aprono relativamente alla condotta illecita dello Stefanini.

Nel TG delle 14:30 di Telegranducato il servizio.

 

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