Sta per uscire il bando che premierà i progetti innovativi di economia circolare. Lo abbiamo anticipato nel telegiornale del 31 maggio, dopo che lo stesso giorno a Firenze su era riunita la commissione per la Toscana Costiera.
Sono stati ascoltati Paolo Dario, dell’Istituto di biorobotica della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, e Paolo Carrozza, coordinatore del laboratorio Wiss (Welfare innovazione sviluppo servizi) sempre del Sant’Anna.

L'economia circolare in uno schema di Arpat
Alla Scuola Sant’Anna è stato dato, infatti, il compito di redigere il bando che premierà i migliori progetti innovativi. Come ha spiegato il presidente Antonio Mazzeo, presidente della Commissione, “abbiamo deciso di privilegiare il tema dell’economia circolare, da sperimentare sulla costa toscana, perché riteniamo che rappresenti bene l’idea di futuro che vogliamo dare, che sia un settore che possa creare sviluppo, lavoro, turismo e rappresentare un tratto distintivo per la Toscana. Proprio nell’area della Toscana costiera, infatti, si concentrano molti impianti per il trattamento e lo smaltimento di rifiuti sia urbani che speciali nonché una notevole quantità di criticità ambientali e di siti inquinati da lavorazioni industriali e agricole”.
Dario e Carrozza hanno ricordato che il bando prevede varie fasi: saranno selezionate le idee migliori per l’utilizzo dell’economia circolare, del riciclo e del riuso nei settori del marmo, metallurgico, cartario, conciario, della gestione dei rifiuti, e alla fine saranno finanziati alcuni progetti. La scelta, per evitare che le buone idee finiscano in quella che gli esperti chiamano “la valle della morte” della mancanza di sviluppo, è quella di ricorrere a strumenti che permettano di accelerare il processo di crescita, passando direttamente dalla fase di ricerca e sviluppo a quella di mercato. Una formula efficace è quella del “Pre Commercial Procurement” (Pcp) (vale a dire appalti finalizzati alla conclusione di contratti di Ricerca & Sviluppo, che vengono attivati ancora prima della commercializzazione di un determinato prodotto e in cui viene prevista la condivisione di rischi e benefici tra il committente pubblico e le imprese, oltre al co-finanziamento da parte delle imprese partecipanti); un’alternativa è il partenariato per l’innovazione, un accordo strategico che, però - hanno sottolineato i docenti del Sant’Anna - non sempre riesce ad agire come moltiplicatore economico.
Al termine dell’audizione la Commissione ha espresso una serie di raccomandazioni alla volta della Giunta regionale: prima fra tutte, quella che il bando sia pubblicato entro il prossimo luglio. Si dovrà inoltre privilegiare la formula più coraggiosa del Pcp, scegliere un progetto per ognuno dei settori di applicazione indicati, privilegiando quelli per aree in crisi. La Commissione si impegnerà per far conoscere il bando nei vari territori.
Di questo argomento si occupa anche la trasmissione in onda stasera venerdì 1 giugno alle 19.55 su Granducato Tv.