VOLTERRA – Ventennale tondo per la Compagnia Balestrieri della Città di Volterra.
Entusiasmo che non è mai scemato e pronti al raddoppio.

Compagnia Balestrieri di Volterra
Il ricordo di vent’anni di operosità continua si è concentrato sulla presentazione di un libro fotografico che riporta i volti, le esperienze, i luoghi, la crescita della Compagnia.
Alessandro Benassai, attuale presidente dell’ente ha espresso grande soddisfazione per aver raggiunto un traguardo che non è per niente dovuto.
Ventennale che vuol dire partire con la voglia di dar vita a qualcosa di significativo e nel solco della storia e della tradizione della storia plurimillenaria e visibile tutti i giorni a Volterra.
Marco Villanelli, tra i fondatori della Compagnia ha rammentato cosa voglia dire “partire”; nel numero delle persone, nel ritagliare il tempo per addestrarsi, equipaggiarsi, recuperare dalle iconografie e dai testi ogni muinuto particolare per poter essere una vera ricostruzione filologica e non un fenomeno di folklore.
Genova, Assisi, Volterra, Massa Marittima, Lucca, ci sono state città che nel corso del tardo medioevo ebbe modo di mettere in campo compagnie di balestrieri adibiti alla difesa della propria città ma spesso chiamati da altre potenze che contavano sulla qualità e preparazione di professionisti nell’uso di quella specifica arma.
Compagnie di balestrieri italiani, di fatto, li troviamo segnalati nelle cronache del tempo nei conflitti tra Francia e Inghilterra o nelle sperdute langhe dell’Europa Centrale nel primo quarto del quattrocento.
Logistica, tecnica, professionalità ma soprattutto passione, quella che non provoca stanchezza perché non è vissuta come uno sforzo, forse una piacevole fuga dal quotidiano ed un suggestivo tuffo in altri mondi meno dinamici, meno stressanti, meno pretenziosi.
Ventennale vuol dire aver ei capelli grigi, forse anche un occhio di falco leggermente in crisi.
Se non fosse per l’impegno di cuore profuso per continuare su questo percorso non si sarebbe avvicinato nessun giovane, distante mondi anche virtuali, eppure il ricambio generazionale c’è.
Per celebrare il ventennale della Compagnia, Roberta Benini ha firmato il libro di cui abbiamo accennato, “I Balestrieri di Volterra”.
La Compagnia di Volterra assume una maggiore valenza proprio in relazione al coesistere con gli sbandieratori e tutti coloro che sono presenti con ruoli diversi in un evento, Anno Domini, anch’esso giunto al ventennale e appuntamento quasi doveroso, d’estate, per gli appassionati di quell’età, il medioevo, spesso dipinta a tinte fosche eppure così suggestiva dall’essere cercata.