Pisa, si riunisce il Consiglio comunale. Novità anche in Regione

PISA - Si riunisce il 17 luglio il Consiglio comunale di Pisa. E’ la prima seduta dopo il ballottaggio del 24 giugno, sarà anche quella di insediamento della nuova giunta guidata dal sindaco Michele Conti.

A Pisa la nuova giunta targata Conti

A Pisa la nuova giunta targata Conti

La riunione del Consiglio comunale è fissata alle 14.30 e subito prima, davanti a Palazzo Gambacorti, comincia il presidio organizzato dalla ‘Casa della donna’ contro la nomina dell’assessore Buscemi. Il consigliere Auletta ha anche presentato subito una mozione di sfiducia nei suoi confronti.

Sarà la prima volta a Pisa che il consiglio avrà una maggioranza schiacciante di un gruppo di centrodestra (la Lega), con 15 consiglieri: Gianluca Gambini, Alessandro Gennai, Alessandro Bargagna, Andrea Buscemi, Marcello Lazzeri, Giovanni Pasqualino, Gianna Gambaccini, Giovanna Bonanno, Annalisa Cammellini, Manuel Laurora, Emanuela Dini, Maria Punzo, Veronica Poli, Alberto Conversano, Giuseppe Colecchia.

Per l’alleanza che ha sostenuto Conti ci sono anche tre consiglieri di Noi Adesso Pisa-Fdi: Filippo Bedini, Giulia Gambini e Maurizio Nerini e due di Forza Italia, Riccardo Buscemi e Virginia Mancini. Il neo assessore Latrofa sarà sostituito in aula dal primo degli eletti della sua lista, Gino Mannocci

All’opposizione ci sono il Partito Democratico (Andrea Serfogli, Benedetta Di Gaddo, Olivia Picchi, Marco Biondi, Maria Scognamiglio, Giuliano Pizzanelli, Matteo Trapani) il Movimento 5 Stelle (Gabriele Amore e Alessandro Tolaini) e poi Francesco Auletta e Antonio Veronese.

Palazzo del Pegaso a Firenze

La sala del Consiglio regionale della Toscana

Novità anche in Regione Toscana, dopo il lungo vertice della maggioranza di governo. La sensazione è che ci siano tutte le condizioni perché la legislatura termini alla sua scadenza naturale (il 2020).

Lo stato della tenuta dell’alleanza comunque si vedrà fin dalle prossime ore, al primo banco di prova della seduta del Consiglio regionale. Non che ci siano troppi argomenti dirompenti e divisivi, ci saranno molte cose che riguarderanno l’ambiente (il piano dell’aria, quello contro il rischio alluvioni), ancora le fusioni dei comuni, una variazione di bilancio condivisa. Semmai i punti nevralgici saranno quelli della spinta per il regionalismo differenziato e soprattutto la riforma (l’ennesima) del governo della sanità toscana, con l’abolizione dei direttori generali della programmazione per ogni area vasta.
Sullo sfondo semmai restano le grandi e irrisolte questioni legate alla gestione dei rifiuti: il no del governatore all’impianto di case passerini si scontra con quello che ancora dice il pd.

Anche la Lega dall’altra parte, pur avanzando in tutta la Toscana ha qualche problema nelle nuove giunte (a Siena soprattutto, ma anche a Pisa). Le due istanze, quella di un Pd che vuole aggiustare il tiro e sperare che passi l’onda leghista, e quella della Lega ancora in fase di registrazione di alcuni ingranaggi, potrebbero far dormire sonni tranquilli a Enrico Rossi. per altri due anni.

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