Dopo la sospensione del primo Consiglio Comunale a Pisa si guarda con maggiore attesa alla seconda seduta. Nella città della torre c’è ancora da fare tutto. La prima assemblea, in fatti, è finita nel caos tra proteste e complicazioni varie.
La convocazione della prossima seduta non c’è ancora ufficialmente ma, come preannunciato a margine dell’insediamento, si dovrebbe tenere Venerdì 27. Per quella giornata dovrebbe essere risolta la questione legata al Consigliere anziano Gianluca Gambini, presidente del Consiglio in pectore, ma con una pendenza con il Comune e per questo non in grado, per il regolamento del Comune, di assumere alcun incarico. Dalla prima seduta Gambini ha 10 Giorni per presentare tutte le osservazioni necessarie a superare lo scoglio statutario.
Non sarà risolta (ma quel punto forse saranno sedate le polemiche), l’altra questione che ha caratterizzato questo primo scorcio di legislatura targata Lega. La vicenda è ormai a tutti nota e ha coinvolto e coinvolge l’assessore Andrea Buscemi, additato dalla “Casa della Donna” come autore di stalking per il processo in cui è stato trascinato dalla sua ex compagna. In occasione dell’insediamento la presidente della Associazione ha consegnato al sindaco Conti le schede della raccolta di firme on Line della petizione che chiede il ritiro di Buscemi dalla carica di assessore.
“Nella prossima seduta si procederà – ha spiegato Gambini a margine dell’insediamento – all’elezione del Presidente e dei due Vice Presidenti. In molti sono convinti che il periodo di attesa tra primo e secondo consiglio sia stato preso strategicamente per consentire al consigliere “congelato”, così è stato definito Gambini di risolvere la sua questione.
Intanto Gambini commenta quanto avvenuto nel primo consiglio parlando di "comportamenti eccessivi ed esasperati di un Consigliere Comunale vicino ai Centri Sociali” il riferimento è a Franesco Auletta di “Diritti in Comune” e di una "irruzione incontrollata in Consiglio Comunale di un gruppo di facinorosi urlanti, durante i 10 minuti di sospensione chiesti dalle minoranze per discutere di una Commissione”.
Posizione diversa è quella espressa dagli esponenti del Pd locale. "Quanto è accaduto il 17 Luglio in consiglio comunale - scrivono i segretari comunale e provinciale, Diego Depresbiteris e Massimiliano Sonetti - ha messo subito a nudo le caratteristiche della maggioranza. Per amministrare serve competenza e trasparenza: qualità che mancano all’attuale amministrazione. Il caso Gambini, per esempio, poteva essere affrontato fin dall’inizio, magari al momento della composizione delle liste, senza costringere un intero consiglio comunale, o meglio un’intera città, a bloccarsi. Le norme, sul punto, sono chiare. C’è tanto lavoro da fare per costruire la Pisa di domani, ma l’attuale maggioranza sembra ricalcare quanto avviene al governo: tanti proclami e pochi fatti".
Da parte sua Francesco Auletta (Diritti in Comune) ricorda che in consiglio ha semplicemente preteso il rispetto delle regole, nonostante "gli irrefrenabili pruriti di Gambini per espellermi dall’aula". "Mi viene da sorridere - ha aggiunto - perché ancora non hanno visto nulla", promettendo ancora battaglia nella prossima seduta.
Vedremo come andrà a finire. Telegranducato la seguirà da vicino come già accaduto per l’insediamento.