Toscana: firmata intesa per “check-up” infrastrutture

FIRENZE – Durante l’assemblea dei presidenti di provincia e delegati dei Comuni di martedi 28 agosto, il presidente della Toscana Enrico Rossi aveva avanzato la proposta di un “check-up” totale delle infrastrutture viarie in Toscana, con particolare attenzione ai ponti e alle strutture in cemento armato, in modo da ottenere in breve tempo una fotografia affidabile, aggiornata ed inequivocabile dello stato dell’arte e delle eventuali criticità presenti.

La proposta ha trovato subito risposta nella firma  di un’intesa tra Regione Toscana, Upi, Città metropolitana ed Anci siglata ieri. A siglare l’atto sono stati Enrico Rossi, il presidente dell’Unione delle province toscane Luca Menesini, il consigliere della Città metropolitana di Firenze con delega alle infrastrutture Andrea Ceccarelli e il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni.

Con tale intesa si intende andare oltre la segnalazione di criticità già note (che saranno segnalate alla prefettura e al ministero rispondendo alla lettera inviata dal Mit alle amministrazioni locali nei giorni scorsi), per approfondire la conoscenza dello stato delle infrastrutture e fare tutto il possibile per prevenire tragedie come quella avvenuta a Genova lo scorso 14 Agosto.

Il monitoraggio delle infrastrutture toscane e la prevenzione di criticità è già previsto dal 2001 dal Piano di interventi sulla viabilità regionale che opera un costante controllo delle infrastrutture viarie regionali, realizzato basandosi sulle segnalazioni fatte dalle province che le gestiscono.

La riunione di monitoraggio con le province sarebbe prevista una volta all’anno, ma viene convocata ogni sei mesi per maggiore sicurezza e per garantire interventi più tempestivi. Grazie a questo costante controllo dal 2001 ad oggi in Toscana sono stati investiti 1,2 miliardi di euro per scongiurare criticità.

La Toscana è inoltre l’unica regione italiana ad essersi dotata di un sofisticato sistema satellitare di monitoraggio dei ’mutamenti del territorio’, realizzato in collaborazione con l’università di Firenze, che ogni 12 minuti rileva eventuali spostamenti delle strutture presenti sul territorio, siano esse case, argini o strade. Questo sistema, che ha un costo di 300.000 euro l’anno, offre un significativo aiuto nell’individuare possibili cedimenti strutturali e si affianca al monitoraggio sulle criticità infrastrutturali.

”La Toscana non è impreparata sul tema della sicurezza delle infrastrutture – ha detto il presidente Rossi – anzi è avanti perché è l’unico soggetto in Italia che ha a disposizione un sistema satellitare di controllo, tuttavia l’evento drammatico di Genova ci costringe a fare di più. Vogliamo fare un’analisi sistematica di tutti i ponti, delle strade regionali, provinciali e comunali della Toscana per ‘scovare’ anche criticità magari poco evidenti. Li passeremo in rassegna uno ad uno, faremo una linea guida per fare in modo che il monitoraggio sia svolto in maniera omogenea in tutta la Regione, stabiliremo ogni quanto tempo ciascuna infrastruttura dovrà essere ricontrollata. È un tema essenziale perché riguarda la sicurezza e la vita dei cittadini, per questo come sistema degli enti territoriali abbiamo fissato un metodo di controllo e lo comunicheremo ad Autostrade, Anas ed al ministero, ma vorremmo anche sapere quale metodo di controllo sarà adottato sulle strade di competenza statale, sulle ferrovie e sulle autostrade, visto che i toscani si spostano anche fuori dalla regione”.

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