FIRENZE – Vaccini, la Toscana conferma l’obbligo, almeno per i più piccoli (da zio a sei anni).
Dopo una lunga discussione, nella serata di martedì 11 settembre il Consiglio regionale ha approvato la proposta che era stata illustrata dal presidente della Commissione sanità Stefano Scaramelli. La legge entra in vigore subito dopo la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale e ha effetto già nell’anno scolastico 2018-2019.
Hanno votato a favore i due gruppi di maggioranza (Pd e Art.1/Mdp) e due gruppi del centrodestra, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Si sono espressi contro Lega, Movimento 5 stelle e Sì – Toscana a sinistra.

Vaccini, il momento del voto in Consiglio regionale
Nel nostro tg delle 20.30 dell’11 settembre i primi commenti dello stesso Scaramelli, di Andrea Quartini (consigliere del Movimento 5 Stelle) e di Jacopo Alberti (Lega). Nel tg di mercoledì 12 invece la dichiarazione a caldo dell’assessore Stefania Saccardi, registrata dalla nostra troupe a Firenze subito dopo il voto.
In pratica, si legge nella nota esplicativa, la legge è il “frutto di un lungo e approfondito lavoro iniziato a gennaio del 2017, non sposa teorie o asseconda fronti. Non ci sono simpatizzanti Vax o sostenitori NoVax. C’è invece l’identificazione del vaccino come strumento indispensabile di prevenzione primaria in linea con la normativa statale che li considera requisiti obbligatori per l’iscrizione a nidi, asili e ai servizi integrativi per la prima infanzia (decreto legge 73 del 7 giugno 2017, come convertito dalla legge 119 del 31 luglio 2017)”.
Ci sono tuttavia delle possibilità di deroga: la vaccinazione può essere infatti omessa o differita in caso di “accertati pericoli concreti per la salute del minore e in relazione a specifiche condizioni cliniche”. È compito del servizio sanitario regionale assicurare l’informazione e la sensibilizzazione anche attraverso l’ascolto dei genitori. Le iniziative di sensibilizzazione saranno monitorate con cadenza annuale dalle aziende sanitarie. È compito della Regione infine monitorare gli eventi avversi a seguito di vaccinazione nell’ambito del sistema di sorveglianza regionale su farmaci, vaccini e dispositivi medici, anche ai fini dell’anagrafe nazionale vaccini.
Il controllo degli alunni infine avviene attraverso l’anagrafe regionale che permette il monitoraggio in tempo reale. Il sistema riceve le informazioni dai centri vaccinali e dai pediatri attraverso l’inserimento su una piattaforma dedicata. Proprio questa piattaforma è messa a disposizione dei direttori scolastici che, in tempo reale, possono accedere e vedere la situazione di ciascun alunno. La banca dati restituisce la situazione non solo in termini di bambini in regola e non, ma anche sulla tipologia di vaccini effettuati in modo da agevolare la formazione delle classi.
Gli alunni che dal sistema risultano in regola, non devono fornire alcuna certificazione in quanto la loro situazione è già nota ai direttori scolastici.