LIVORNO - Bonafè vs Fabiani nella corsa alla carica di Segretario Regionale del PD per la Toscana.
A Livorno, presso la sede del Circolo Arci Carli Salviano, l'Europarlamentare Simona Bonafè ha chiuso il suo tour elettorale con un dibattito confronto con i presenti ed una cena "popolare".
La sfida a due riveste una importanza si può dire straordinaria per molteplici fattori.
Da una parte la sfida vede contrapposte due correnti di pensiero diametralmente opposte, altrimenti la questione avrebbe avuto uno spessore solo di dibattito "interno" su differenze a volte impercettibili per chi guarda dall'esterno.
Ora invece la cosa è ben diversa.
La Toscana è sempre stata un caposaldo "rosso" anche se adesso questo rosso è assai sbiadito e a volte sembra suonare scomodo per chi vi fa parte.
Rimane comunque un elemento storico di riferimento per chi lo assale nelle sue roccaforti e già da qualche tempo la Toscana è stata smantellata a favore del dilagare di un centrodestra che ha trovato nella Lega l'ariete di sfondamento.
Lega piuttosto che M5S anche se non manca nel partito dei grillini un consistente apporto di delusi dall'indirizzo intrapreso dal PD a guida Renzi.
All'orizzonte si presenta un percorso ad ostacoli sempre più difficili da superare.
Si guarda in là verso le regionali del 2020, ma non è da poco la chiamata alle urne per le Europee che si svolgeranno a fine maggio 2019 e in concomitanza con le amministrative che in Toscana getteranno sul piatto della bilancia comuni importanti, ben 71 e a fare da "cartina tornasole" sarà ancora una volta proprio Livorno che ha già vissuto una prova di gestione della cosa pubblica da parte dei pentastellati.
Bonafè, renziana pronta a riconoscere errori commessi ma non ad abiurare la filosofia di Matteo Renzi oppure Valerio Fabiani che riterrebbe urgente praticare la procedura di rottamazione anche nei confronti del "rottamatore"?
Intanto c'è da dire che l'iter dei voti nei circoli non ha visto resse per potervi partecipare dal momento che a livello regionale gli iscritti sono poco più di 41.000 e a votare si sono recati in 15.000, cioè poco più del 35%.
In pratica uno su tre dei tesserati.
Il risultato ha dato la vittoria alla Bonafè per il 68% e gli assenti?
Lo abbiamo chiesto all'On. Andrea Romano venuto insieme al Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani e in onda nei nostri servizi di tg runner e a seguire come in diretta su Live Tv
Che succederà nel giorno fatidico della domenica nei 623 seggi sparsi per tutta la regione con apertura dei seggi dalle 8 alle 20?.
La prima sfida reale è proprio questa, capire se esiste ancora un popolo PD e questo lo si saprà con l'affluenza alle urne.
Dal momento però che possono votare anche coloro che non sono iscritti, il dato potrebbe mescolarsi ed essere meno visibile.