Germi sempre più aggressivi. E’ colpa dell’abuso di antibiotici

PISA - Resistenze antimicrobiotiche, emergenze infettive, piani vaccinali, nuove terapie con gli antibiotici e il decalogo per il corretto uso degli antibiotici messo a punto dal Gisa (Gruppo italiano per la stweardship antimicrobiotica), di cui è presidente Francesco Menichetti, direttore dell'Unità operativa di Malattie infettive dell'Aoup. Sono i temi al centro dell'appuntamento annuale con il corso avanzato di terapia antibiotica che si apre a Pisa.  .

"L'evento - ha spiegato il professor Menichetti - sarà l'occasione per affrontare questi argomenti con i massimi esponenti in materia.  E', infatti, ormai noto che la perdita di efficacia dell'antibiotico nei confronti di alcuni germi particolarmente resistenti, è dovuta ad un utilizzo inappropriato di questi farmaci. In Italia l’antibiotico-resistenza (fonte Iss-Istituto superiore di sanità) è fra le più elevate in Europ. Queste infezioni coinvolgono circa 300.000 pazienti, causando fra i 4.500-7.000 morti. Nel 2050 - afferma Menichetti - si presume che la cifra possa raggiungere i 10 milioni, con costi enormi per i sistemi sanitari di tutto il mondo. Ecco perché occorre agire in fretta. Il decalogo suggerisce le regole basilari da osservare per ottenere una governance per il controllo delle infezioni multi-resistenti. Ora bisogna però passare dalle parole ai fatti e rendere queste regole 'effettive' nella pratica".

 

Menichetti presenta corso sugli antibiotici

Menichetti presenta corso sugli antibiotici

Come combattere, quindi la resistenza agli antibiotici? "Dei risultati in questa direzione - prosegue Menichetti - possono essere ottenuti rendendo il più appropriato possibile l'utilizzo dell'antibiotico, evitando così prescrizioni inutili da parte dei medici, ma anche l'autoprescrizione e l'autosomministrazione che sono fenomeni sempre più diffusi. E' importante poi promuovere azioni dirette alla prevenzione delle infezioni con una politica vaccinale seria, soprattutto per quanto riguarda influenza e pneumococco, e con la profilassi antibiotica. Servono però anche azioni dirette al contenimento dell'uso degli antibiotici negli animali e al miglioramento della prevenzione nelle strutture ospedaliere: secondo i dati, infatti, circa l'8% dei pazienti ricoverati in ospedale viene infettato all'interno della stessa struttura, con punte che toccano il 15% all'interno del reparti di Terapia intensiva. Numeri che da questo punto di vista - prosegue Menichetti - ci accomunano a paasi europei come Grecia e Turchia, mentre dovremmo essere vicini a paesi come Francia e Inghilterra".

Un servizio è stato realizato dalla nostra emittente ed inserito nel nostro Telegiornale delle 14,30 e delle 20,30. E' visibile sulla nostra Live Tv.

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