FIRENZE – Anche in Toscana c’è stata la protesta dei giornalisti, #GiùleManidallInformazione, in difesa della l ibertà di stampa eco ntro gli attacchi alla professione. Il flash mob, che si è svolto in contemporanea con tutti gli altri capoluoghi di regione, ha raccolto numerose adesioni. I giornalisti qui si sono radunati in pieno centro, davanti alla sede della Prefettura, e hanno ricevuto la solidarietà anche dei presidenti della Giunta e del Consiglio regionale, Rossi e Giani, oltre che di molti altri rappresentanti della politica e delle istituzioni.

un momento del flash mob
Tutto era nato dopo le dichiarazioni di Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista seguite all’assoluzione della sindaca di Roma Virginia Raggi. In questi giorni però, a sostegno della libertà di stampa, sono arrivate le ferme prese di posizione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dell’Agcom e anche di Roberto Fico, Presidente della Camera ma anche esponente di punta dei 5 Stelle.
Di Battista però rincara la dose e oggi parla di “difesa corporativistica, puerile, ipocrita, conformista di una parte del sistema mediatico”. Per lui i giornalisti che hanno scritto falsità sulla Raggi dovevano chiedere pubblicamente scusa. Interviene anche il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede: “Se fossi un giornalista prenderei le distanze da chi inventa i fatti e fa il tiro al bersaglio”.

il flash mob dei giornalisti a Firenze
Tornando all’iniziativa #giùlemanidallinformazione di Firenze, ecco il commento di Sandro Bennucci, presidente del sindacato unitario dei giornalisti in Toscana, che abbiamo intervistato anche per il nostro telegiornale della sera: “Quella di oggi è una risposta seria e forte contro chi vuole credere di poter addomesticare l'informazione, cosa che non è possibile”.
E' inaccettabile la caccia alle streghe, l'insulto pesante e volgare, la svalutazione di una professione che è un elemento di garanzia fondamentale per la costruzione della democrazia", ha detto Carlo Bartoli, presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Toscana.
Bartoli e Bennucci hanno consegnato al Prefetto di Firenze Laura Lega una lettera nella quale si legge tra l’altro che “gli attacchi ai giornalisti e al loro lavoro si distinguono per esplicita volgarità ma rappresentano una delle facce del processo di delegittimazione e di tentativo di addomesticare la stampa che i governi degli ultimi decenni hanno perseguito con una formidabile continuità: dai tentativi di legge-bavaglio alle mancate promesse contro le querele temerarie, dalla forte contrazione delle risorse a sostegno di un settore delicatissimo per la vita democratica del Paese. Ma stavolta si è abbondantemente passato il segno, fino a far temere una vera deriva democratica, che supera la censura e sfiora l'intimidazione con le minacce di nuove leggi per ‘regolare’ l'editoria”.