LIVORNO - Caso Luca Mazzoni, arriva l'ufficialità. Le controanalisi effettuate nei laboratori dell'Acqua Acetosa, a Roma, hanno confermato la positività del giocatore, come emerso dal test sulle urine effettuato in occasione della disgraziata partita Lecce-Livorno del 18 febbraio scorso. Il legale di Mazzoni Antonio De Rensis lo aveva fatto intuire nelle dichiarazioni rilasciate in precedenza alla nostra redazione:”99 volte su 100 le controanalisi confermano quanto già emerso nel primo campione”, aveva detto.
"Vi confermo che Luca è risultato positivo ai metaboliti della cocaina - spiega il legale difensore di Mazzoni nelle ultime ore - D’altro canto non è vero che il quantitativo è alto come ipotizzato da alcuni quotidiani nei giorni scorsi. Anzi, si tratterebbe di un quantitativo minimo". "La sostanza si può assumere per molti motivi e in molti modi: si può essere tossicodipendenti oppure farne uso una sola volta nella vita - prosegue - Di certo, possiamo dire che Luca non è un consumatore abituale e la nostra difesa si svilupperà per dimostrarlo". “Il motivo per cui tutto ciò possa essere accaduto lo chiariremo in sede processuale, il 29 marzo quando ci presenteremo alla procura antidoping a Roma". "Un'ultima cosa - conclude De Rensis - Luca non merita tutto questo. Per quanto riguarda la squalifica, sarei prudente nel fare funerali. Questo non vuol dire che sarà una passeggiata, ma ci auguriamo che l'esito processuale possa avere una conclusione accettabile".
Il Livorno Calcio, preso atto della notizia, non può far altro che rimanere in attesa consapevole che passata la data del 29 marzo, serviranno altri due o tre mesi per la sentenza definitiva.
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