ROMA - Alla ricerca del suono. Il primo. Le Onde gravitazionali, ormai abbiamo imparato a conoscerle un pò di più. I misteri dell'universo sono un pò meno nebulosi da quando Virgo il " rivelatore" made in Europa ha svelato la eco prodotta dalle collisioni dei buchi neri. La scienza è pronta per nuove sensazionali scoperte e dal 1 Aprile inizia il conto alla rovescia per tornare in ascolto dell'universo: da Lunedi il rivelatore americano Ligo e l'europeo Virgo si accenderanno di nuovo dopo un anno di pausa e più potenti che mai, pronti a catturare nuovi segnali delle onde gravitazionali. "Potranno osservare il cielo a una distanza doppia e a un volume otto volte superiore rispetto a quello del precedente periodo di presa dati", ha detto Viviana Fafone, dell'Università di Roma Tor Vergata e responsabile nazionale per l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) della collaborazione Virgo. Da una riva all'altra dell'oceano Atlantico i due rivelatori di onde gravitazionali riprenderanno a lavorare all'unisono come un unico, gigantesco, strumento. A Cascina, vicino Pisa, si accenderà Virgo, il rivelatore dell'Osservatorio Gravitazionale Europeo (Ego), al quale l'Italia partecipa con l'Infn; nello stesso istante negli Stati Uniti si accenderanno le due macchine del rivelatore Ligo, una nello Stato di Washington e l'altra in Louisiana.
Insieme faranno una sorta di triangolazione che permetterà di inquadrare con maggior precisione la zona di cielo dalla quale provengono i segnali. Se finora grandi sorprese sono arrivate dall'eco delle collisioni di buchi neri e delle stelle di neutroni, estremamente dense, in questo nuovo periodo di osservazione si spera di catturare segnali da fonti molto rare, come l'esplosione di supernovae e pulsar che ruotano vorticosamente su se stesse come incredibili trottole cosmiche. Tutti in ascolto dei suoni dell'universo. E' "semplicemente" una questione di ritmo. Il servizio curato dalla redazione sarà visibile nel corso del TG alle 20:30 visibile in diretta anche sulla Live Tv .