LIVORNO – Palme per ricevere Gesù a Gerusalemme in modo trionfale.
Nel calendario della cristianità inizia la settimana della Passio.
In questo giorno, in sella ad un asino, Gesu’ viene accolto da una popolazione festante.
Non solo, taglia e sventola palme che rappresentano, come simbologia, la vittoria, il trionfo.
Oltre alle palme è uso anche disporre di rami di ulivo.
L’ulivo invece rappresenta la pace e il rinnovo dell’alleanza tra Dio e l’Umanità , come appare anche sulla Bibbia.
Nell’ Antico Testamento è il momento nel quale una colomba con un ramo di ulivo nel becco, si presenta a Noè che attende che cessi il Diluvio Universale.
La ricorrenza è osservata da cattolici, ortodossi e protestanti.
Così anche nella Cattedrale di Livorno.
La cerimonia che abbiamo seguito e proponiamo in apposito servizio che va in onda nei nostri notiziari e visibile anche su Smartphone in contemporanea con la diretta di Live Tv.
In ricordo dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme, la liturgia della Domenica delle Palme si svolge iniziando d aun luogo esterno.
Si parte dal porticato della chiesa dove si radunano i fedeli e il sacerdote benedice i rami di ulivo.
La latitudine non permette la facilità nel reperire le palme.
Fatto ciò, ad imitazione dell’ingresso in Gerusalemme, il sacerdote entra in chiesa seguito dai credenti.
Qui si continua la celebrazione della messa con la lunga lettura del Passio, ossia del racconto della Passione di Gesù.
Nella forma ordinaria del rito romano è tratta dai Vangeli di Marco, Luca o Matteo, a seconda dell’anno liturgico.
Ogni parola dei Vangeli si lega ad una simbologia e a significati ben precisi.
Al Vescovo abbiamo chiesto di spiegarci una apparente contraddizione di fondo:
Gesù viene accolto da una grande folla osannante al suo ingresso a Gerusalemme.
Cinque giorni dopo è la stessa che chiede a gran voce che sia crocifrisso, come è possibile?
La risposta nel servizio.