Magna: seduta straordinaria congiunta

LIVORNO – La Magna Closures Spa al centro di una seduta straordinaria congiunta dei Consigli Comunali di Livorno e Collesalvetti.

Una seduta che gremisce la sala consiliare non solo dei consiglieri delle due istituzioni e degli assessori dei due governi, oltre ai due sindaci, Luca Salvetti e Adelio Antolini.

Ci sono i lavoratori di rappresentanza della multinazionale, i sindacati, la Confindustria.

Anche la Regione Toscana ha la sua presenza, tenuto conto della duplice funzione di Gianfranco Simoncini, assessore ma anche braccio destro del governatore Rossi.

Anche il consigliere Francesco Gazzetti che segue da presso la vicenda.

Nel corso del dibattimento, l’apporto informativo delle varie voci che si sono avvicendate nei vari interventi.

Da parte sindacale e non solo ci sono dichiarazioni che vanno ben al di là della situazione in se riguardante la Magna e le sue intenzionalità.

Negli interventi di entrambi i sindaci l’effetto collante che unisce le due amministrazioni e con esse i due ambiti territoriali.

Una coesione che deve muoversi compatta e sostenere il diritto a certezze, a garanzie, al mantenimento di promesse ed obiettivi.

Vertenza, quella della Magna che non riguarda solo un gioco dei numeri sulla manovalanza.

C’è professionalità, progettualità, qualifica che vede il non piccolo sforzo da parte di coloro che vi lavorano, di sottostare a vincoli di conservazione di lavoro a bassa resa economica.

Ciò nonostante non si identifica questo spirito di sacrificio con una crisi endemica globale che coinvolge in maniera fluida l’intero pianeta sul tema della automotive.

L’industria automobilistica si muove su superfici e su numeri internaizonali.

La difesa degli oltre 500 posti di lavoro va fatto con un consolidamento normativo.

Una intesa che deve svolgersi su un unico piano che preveda requisiti di sostanza e non debba in qualche maniera sottostare ad aut aut per le quali l’unica fonte di garanzia dovrebbe essere il dialogo diretto tra Multinazionale e Stato.

Portare lavoro, chiudere il contratto di solidarietà, consolidare gli attuali contratti a termine senza toccare nulla dell’esistente.

L’obiettivo ed il risultato da perseguire unitariamente sarebbe questo, assicurando così certezza alle tante famiglie che stanno dietro ad ogni dipendente.

Senza questa ottica, la convocazione straordinaria  assumerebbe già il sapore di una seduta spiritica.

Ne parliamo nei nostri tg che possono essere seguiti anche in contemporanea su smartphone e I-pod con la diretta di Live Tv.

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