POTSDAM- La località ci riporta a ricordare una data chiave della nostra storia, quella del 17 luglio 1945.
In questi giorni si è concentrati sul cinquantenario dello sbarco dell'uomo sulla Luna.
La data di Potsdam forse è meno suggestiva e già sbiadita, per soli addetti ai lavori, ma ha avuto un peso maggiore rispetto al Lem.
Anzi, si può dire che il Lem e quindi la corsa alla conquista della Luna è una conseguenza di Potsdam.
Perchè a Potsdam si ebbe l'ultimo incontro tra i "grandi" che avevano condotto il II conflitto mondiale.
La guerra più devastante della storia del pianeta.
USA, GB e URSS a colloquio tra loro con sorriso sulle labbra.
Truman per gli Stati Uniti in sostituzione del Presidente Roosvelt, deceduto per emorragia cerebrale tre mesi prima.
Churchill per la Gran Bretagna e Stalin per l'URSS.
Potenze che avevano combattuto il nazismo e l'espansione della destra estrema e sterminatrice per sei anni.
Un bilancio di quasi 70 milioni di morti.
In quella giornata di luglio l'Europa era finalmente in pace da poco più di due mesi.
Non c'erano più spari ed esplosioni ma il disastro era in bella mostra con città ridotte a cumuli di rovine fumanti.
Mancava solo il Giappone, questione di poco.
Fu un incontro nel quale l'intesa di combattere insieme contro un nemico comune era già sfumata.
L'analisi storica, obiettiva, non lascia spazio a dubbi.
In quelle giornate nelle quali si annunciava l'aver raggiunto il grande risultato di riportare la pace nel mondo, si avviava il motore di un nuovo conflitto.
Gran Bretagna e USA erano già operative a riguardo.
Il vecchio dittatore se ne rese conto a quel convegno.
Fu il festival delle ambiguità e dei sotterfugi e da quel momento l'avvio di un braccio di ferro ad oltranza tra i due blocchi.
In quella afosa giornata d'estate si entrava nella guerra fredda tra blocchi contrapposti.