Sardegna in festa a Stagno

STAGNO (Collesalvetti) - Parte la Festa della Sardegna con un programma di cinque giorni ricco di tradizione e di sapori tra prodotti tipici della cucina e dell'artigianato.

A poca distanza dalla Chiesa di San Leonardo si rinnova oramai un appuntamento divenuto consuetudine.

In amicizia oramai pluriennale con l'Associazione Avis Donatori Sangue di Stagno, l'Associazione Culturale Sarda "quattro mori" apre le porte della festa.

Lo fa con una motivazione in più, quella di celebrare con tutti i presenti il 25° anniversario della fondazione della Associazione stessa.

Il suo Presidente, Antonio Deias si è soffermato sul perchè la festa si sia radicata in questo fazzoletto di terra piuttosto che altrove.

La Sardegna ha avuto e ha tuttora un popolo con tradizioni delle quali essere orgoglioso.

Un isola che ha visto molteplici frequentazioni di altri popoli nel corso del tempo; dai Fenicio-Punici, ai Romani, Vandali, Arabi.

Civiltà queste che si sono sempre accontentate di mantenere il controllo delle coste dell'isola senza mai insinuarsi nell'interno fieramente difeso ad oltranza.

Solo con l'arrivo della Repubblica Marinara di Pisa avvenne il cambiamento.

Questo perchè ai Pisani non interessava annettere e acculturare ma semmai creare scambi commerciali che consolidassero la sua egemonia sull'isola.

Per la prima volta si creò un rapporto "paritetico" per il quale anche i Sardi iniziarono a muoversi, oltrepassando i confini della propria isola.

Questo accadde prendendo come luogo di sbarco nel continente la banchina dell'Ospedale di San Leonardo allo Stagno.

L'area faceva parte del vasto complesso portuale pisano altrimenti noto come "Magnale".

L'Ospedale di Stagno crebbe finanziariamente in potenza fino a creare proprie filiali ad Ogliastra, Sassari e Oristano.

L'età d'oro abbracciò il periodo tra la metà del XII secolo e la metà del XIV.

I sardi ebbero modo di avere anche un proprio borgo riservato, "Barbaricina" e questo legame si è mantenuto nei secoli a venire.

Ecco perchè la festa viene fatta dove è possibile frequentarla fino al 21 luglio.

Ne parliamo nei nostri notiziari visibili anche in contemporanea su smartphone e I-Pod con la diretta di Live TV.

Un servizio più approfondito andrà in onda in questi giorni.

Artigianato quindi, buona, anzi ottima cucina, musica di vario genere, incontri culturali e il rinnovarsi di questo appuntamento che richiama i sardi "continentali" di tutta la regione.

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