Allegri: riconoscimento per la brillante carriera

LIVORNO - Allegri: riconoscimento per la brillante carriera.

L'allenatore di calcio ed ex calciatore, Massimiliano Allegri, è stato ricevuto dal sindaco di Livorno Luca Salvetti nella sala cerimonie di palazzo comunale.

Presenti alla cerimonia anche il presidente del Coni Livorno Gianni Giannone ed il delegato provinciale della Federazione Italiana Gioco Calcio (FIGC), Paolo Pasqualetti.

Al tecnico livornese è stata consegnata una pergamena di riconoscimento per la brillante carriera ricca di successi.

Allegri, dopo 18 anni da calciatore e 16 da allenatore ha optato per l'anno sabbatico.

"Premessa, non voglio parlare del capitolo Juventus, mi limito a dire che sono stati cinque anni bellissimi. Quando si è concluso il rapporto con la Juve ho sentito l'esigenza di tornare subito a Livorno prima di prendere qualsiasi decisione. Il mare è sempre la terapia migliore, mi trasmette quel senso di libertà. Il lavoro mi porta lontano dalla mia città ma ogni tanto scappo per tornare sul lungomare, soprattutto durante i momenti più difficili. Qui, di fronte al mare, trovo sempre le giuste risposte e la serenità".

Livorno ha sempre sfornato innumerevoli talenti.

"E' una città di sportivi, la maggior parte dei bambini crescono giocando a calcio per cui tutti noi abbiamo l'obbligo di trasmetterli i giusti valori come atleti ma prima ancora quelli umani".

Sappiamo che segue molti sport oltre al calcio.

"Si basano quasi tutti sugli stessi principi. La semplicità è la cosa più importante nonostante sia la più difficile; nello sport nessuno inventa niente.  Approfitterò di questa stagione di pausa per informarmi e confrontarmi con colleghi, non per forza del settore calcio".

Ci dica la verità, il fatto di essere livornese, quindi molto sarcastico, è mai stato un problema?

"Assolutamente no, è un pregio. Nella vita è fondamentale saper sdrammatizzare soprattutto nei periodi di massima tensione. L'importante è mantenere sempre la giusta professionalità".

Quali sono stati i momenti di vita decisivi per il proseguo della sua carriera?

"In generale credo che la fortuna sia fondamentale. Quando ero allenatore del Cagliari, perdemmo cinque sconfitte consecutive per cui ero a rischio esonero. Partita successiva: Cagliari-Milan, giocammo bene ma l'episodio chiave fu il gol sbagliato da Ambrosini proprio al 92' con la palla che finì pochi centimetri a lato del palo. Fu la gara della svolta, con il Cagliari conquistai il miglior piazzamento di sempre (9^ posto) e detti una svolta importante alla mia carriera. Un altro? Sempre Cagliari-Milan ma questa volta ero alla guida dei rossoneri. Lottavamo per la vittoria del campionato. Rodney Strasser segnò l'unico gol della stagione; furono tre punti fondamentali in chiave scudetto".

Ha ricevuto un premio in Comune a Livorno dal sindaco Luca Salvetti che fino a pochi mesi fa la intervistava.

"Giocavamo a calcio insieme da bambini. Non mi lasciano esterrefatte le nuove vesti di Luca, a mio avviso ha sempre avuto una certa predisposizione a fare il politico. Dove lo collocherei in campo? Sarebbe un perfetto regista!"

Il servizio con l'intervista a Massimiliano Allegri nel corso dei nostri notiziari (14.30 e 20.30) visibili anche sulla Web TV.

 

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