5 settembre 1938: il re firma le leggi razziali

PISA - L'81esimo anniversario della firma delle leggi razziali italiane da parte di Vittorio Emanuele III, avvenuta a San Rossore il 5 settembre 1938, è stato ricordato con il 'Giorno della Memoria contro la persecuzione verso gli ebrei e le ebree e contro ogni razzismo'.

La cerimonia è stata organizzata dal Comune di Pisa insieme alla Comunità ebraica di Pisa, al Centro interdipartimentale di Studi Ebraici Michele Luzzati dell’Università di Pisa e all'Anpi provinciale di Pisa.

Erano presenti: il sindaco Michele Conti; Maurizio Gabbrielli, presidente della Comunità Ebraica di Pisa; il professor Fabrizio Franceschini, direttore del Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici dell’Università di Pisa, che ha tenuto una Lectio Magistralis su 'Primo Levi, Capaneo: gli ebrei pisani'.

Cerimonia 81esimo anniversario della firma delle leggi razziali a San Rossore

"Per una cinica casualità – dichiara Conti - la nostra città rimarrà sempre legata alle leggi razziali che vennero firmate dal re Vittorio Emanuele III a San Rossore, dove passava gran parte del periodo estivo, il 5 settembre del 1938.

Una sorta di paradosso della storia rispetto ad un’altra celebre legge firmata sempre lungo le sponde del nostro Arno, a Palazzo Reale. Quando il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo nel 1786 cancellava, primo al mondo, la pena di morte e di tortura, creando le condizioni per l’idea di uno Stato moderno e liberale.

Con quella firma 'pisana', invece Vittorio Emanuele III fece ripiombare l’Italia in un’epoca che credevamo sconfitta dalla storia, quella delle persecuzioni contro gli ebrei. Le cui conseguenze furono subite anche da molti pisani.

Fortunatamente, la storia ha saputo raccontare quel che successe allora a milioni di ebrei nel continente europeo, a migliaia di ebrei in Italia e a centinaia di innocenti ebrei pisani.

E noi, oggi, dobbiamo avere la consapevolezza che per guardare avanti, dobbiamo ricordare e far conoscere il nostro passato".

Oggi non può essere il tempo dell’indifferenza, ma quello della consapevolezza di quel che accadde. E di riscoprire anche la nostra storia che è fatta di rispetto, dialogo, confronto e di leggi giuste.
Tutte basi per una convivenza pacifica e per la prosperità di qualunque comunità. Compresa la nostra città".

Il servizio va in onda nel Tg delle 20.30, visibile in diretta streaming sulla LIVE TV.

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