ASCOLI – amara sconfitta per gli amaranto che escono sconfitti dallo Stadio del Duca di Ascoli per 2-0 dopo una partita nella quale i ragazzi di Mister Breda hanno fatto di tutto per uscirvi con la dignità di un pareggio.
Un soggetto difficile l’Ascoli e lo si capisce fin dall’avvio della partita dove la tensione ed una certa dose di gioco animoso è già ben visibile.
Ben 7 cartellini gialli sono stati distribuiti durante il corso della partita, termometro di valore che indica la temperatura elevata con il quale il Match è stato vissuto.
L’aggressività ascolana non si fa attendere, il Livorno che cerca di uscire da una raccolta di risultati non certo gratificanti, viene subito preso in frontale perché proprio l’Ascoli non debba essere lo scoglio sul quale appoggiarsi per cominciare a sorridere.
Nella prima fase del primo tempo il Livorno cerca spazi che l’Ascoli non concede, iniziano a fioccare i prinmi cartellini gialli a cominciare da Gerbo che sgomita in modo eccessivo sul volto di Gasbarro.
A lui segue Chaja che simula un fallo al limite dell’area che l’arbitro riconosce senza difficoltà.
Ne parliamo nei nostri tg.
Amaranto contratti inizialmente, guadagnano alcune finestre di manovra, si conquistano dei calci d’angolo ma la pressione ascolana è elevata e al 43 esimo è proprio il centrocampista Gerbo a trovare il varco e a penetrare la porta amaranto dopo una azione rocambolesca in area.
L’Ascoli non pago esagera nelle azioni guadagna un altro giallo prima del rientro negli spogliatoi.
Nella ripresa, Breda, non vedendo miglioramenti avanza primi cambi in campo e anche dalla panchina dell’Ascoli viene fatto altrettanto.
Da una parte il tentativo di raggiungere l’avversarioe dall’altra congelare il risultato e mettere fine alla partita.
Proprio questa volontà a non mollare ad ogni costo costa a Gasbarro un ammonizione al 77 esimo per entrata dura su Cavion.
E’ proprio la sequenza di cartellini gialli che porta un gioco a singhiozzo per il quale l’arbitro decide un allungo oltre al novantesimo di 6 minuti di recupero.
Uno spiraglio di luce arriva con Di Gennaro che però non compie il miracolo. 2 splendide occasioni che inaugurano i tempi di recupero.
Un tiro troppo alto davanti ad una porta a sua disposizione e la vittoria su un duello con Lanni con tiro in porta telefonando al portiere che è agile a prendere la sfera.
Il Livorno soffere già quel gol subito ma con una squadra tutta sbilanciata in avanti per tentare l’azzardo subisc eun contropiede finale che viene siglato da Ninkovic che raddoppia e guadagna un giallo per la troppa euforia dimostrata togliendosi la maglia nell’esultanza.
Verdetto amaro anche questa volta, tre su tre.