LIVORNO- Il campionato regionale amatori della federazione italiana di rugby è pronto a prendere il via e questa volta avrà in lista tra le squadre parteicpanti anche il team delle Pecore Nere.
Il nome mette inquietudine, sull’onda dei famosi All Blacks con il loro rito Maori ad ogni inizio partita, ma pecore nere ha un altro significato, legato al fatto che a comporre la squadra siano i detenuti della Casa Circondariale Le Sughere di Livorno.
Una partecipazione al mondo esterno che assume molteplici aspetti importanti e il suo rilievo è stato ufficializzato da una conferenza tenutasi negli uffici della direzione della casa circondariale.
Presente il Direttore della Casa Circondariale, Carlo Mazzerbo, il Comune di Livorno con l’Assessore Andrea Raspanti, il Garante dei detenuti Giovanni de peppo, i Dirigenti della F.I.R., la Federazione Italiana Rugby con il presidente del comitato toscano Bonaccorsi, il CONI con il delegato provinciale Gianni Giannone, la Società dei Lions Amaranto con il presidente Mauro Fraddanni.
Pecore nere può avere anche un significato di rilievo teso al percorso di “recupero” e reinserimento nella società dei liberi cittadini.
Vivere un campionato con le sue trasferte, gli allenamenti, l’attenzione ad un aspetto della vita sociale mediante un indirizzo sportivo, anche questo per il benessere psico fisico dei detenuti è un bene.
Non è una squadra nata ex novo, le Pecore Nere si allenano da anni e si incontrano con altre compagini rugbistiche ma sempre all’interno delle mura di contenimento del penitenziario e sempre attraverso un iter fatt di richieste, permessi, accessi e quindi con periodicità altalenanti, legate al tempo occorrente.
Diversamente se invece la squadra è in lista di campionato e quindi deve osservare un calendario quale quello delle partite di stagione tra Home, partite casalinghe e Guest, le trasferte.
Ne palriamo nei nostri servizi che possono essere seguiti anche su smartphone o I-Phone con la diretta di live Tv.
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