FIRENZE - Plastic Free anche negli scali di Toscana Aeroporti con l'avvio di un progetto realizzato in collaborazione con Acque SpA e Publiacqua SpA.
L'adesione di Toscana Aeroporti inoltre, si allarga a tutti gli HUB di Corporation International e trova il plauso dei sindaci dei due rispettivi scali, Firenze e Pisa.
Non si tratta di un crescendo di conversione ambientalista ma di necessità da trasformare in opportunità e renderla quindi una virtù benefica per tutti.
Roberto Naldi, Vice Presidente esecutivo di Toscana Aeroporti coglie l'occasione della presentazione ufficiale del progetto "Non fare lo Struzzo" per andar oltre.
Se da una parte Acque e Publiacqua incentiva la presenza di fontanelli e partecipa della diffusione di borracce che suppliscano alla plastica usa e getta, dall'altra incrementa la ricerca verso teconologie di abbattimento della emissione di carburi.
Ogni contributo innovativo ha un costo ma questo costo poi registra un ritorno, anche economico oltre che nel rispetto di norme divenute vincolanti.
Ovvio che fa piacere che qualcuno spazzi e rigoverni al posto tuo ma questo tempo è finito.
Il consumismo sfrenato ha raggiunto il suo apice e ora ricade sul pianeta.
Ne parliamo nei nostri notiziari visibili in diretta anche sulla Live tv, ma in maniera più dettagliata in un servizio che andrà in onda nei prossimi giorni.
A conti fatti con la Cina che ha dato lo stop alla ricezione dei rifiuti plastici, l'Europa è entrata in crisi e con essa l'Italia.
Solo il 10% dei rifiuti plastici possono essere "rielaborati" ed un ulteriore 10% reimpiegati con la tecnologia presente nel paese.
Il restante 80% ci ripiomba addosso e prima questo carico lo digeriva per il 74% la Cina.
Secondo uno studio divulgato da "Science", senza correre ai ripari, per il 2030 ci saranno 110 milioni di tonnellate di plastica che sommergeranno le città.
Come replicato dai sindaci di Firenze e Pisa, Nardella e Conti, in queste circostanze non si fa politica ma bisogna rimboccarsi le maniche e agire prima che l'emergenza raggiunga il punto di collasso.
Il servizio sulla presentazione dell'iniziativa è visibile anche on demand cliccando qui.