Dal 14 ottobre un nuovo servizio dedicato ai genitori

VICOPISANO - Sarà attivo dal 14 ottobre, nel centro aggregativo "Spazio ai Giovani" di San Giovanni alla Vena, nella ex scuola in Piazza della Repubblica, un nuovo servizio dedicato essenzialmente a genitori, anche affidatari, di bambini e bambine dai 3 anni in su e genitori di adolescenti lavoratori, che frequentano corsi professionali o corsi Neet, rivolti a giovani tra i 18 e i 29 anni che non studiano o lavorano,  gestito dalla cooperativa Arnera, in collaborazione con il Comune di Vicopisano e la Società della Salute Zona Pisana.

 

Dal 14 ottobre

Nella foto: l'Assessora Valentina Bertini, alla sua sinistra Irene Gotti che gestirà lo sportello di sostegno alla genitorialità, l'educatore Emanuele Brogi e la coordinatrice dei Centri di Aggregazione Giovanile della Provincia di Pisa, Monica Bianchini.

 

"Sarà uno sportello di sostegno alla genitorialità e di supporto educativo molto importante, completamente gratuito - spiega l'Assessora alle Politiche Sociali, Valentina Bertini - per aiutare le persone a esprimere i propri bisogni, a focalizzare le loro difficoltà nelle relazioni familiari, personali ed educative, cercando di trovare insieme una soluzione anche aiutandole  ad orientarsi fra i numerosi servizi offerti dall'Amministrazione Comunale, in sinergia con il tessuto associativo del territorio e con i servizi sociali."

"Riceveremo su appuntamento - spiega Irene Gotti, l'educatrice di Arnera che coordinerà lo sportello - le persone possono telefonarci al numero 331/2412802 il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15.30 alle 18.00 o inviarci un sms e saranno richiamate. Il progetto ha lo scopo di rafforzare gli interventi di prevenzione, promozione e supporto rivolti a genitori, adolescenti e giovani che rappresentano soggetti sensibili e strategici a sostegno della crescita. Lo spazio non sarà un luogo di diagnosi e di terapia, ma offrirà alle persone la possibilità di essere aiutate a riconoscere eventuali problematiche, ad esempio relazionali con i cooetanei o con gli adulti, a scuola o in famiglia, e a individuare insieme le soluzioni per affrontarle e superarle." "Sarà un luogo di primo incontro - continua l'educatrice - caratterizzato dalla riservatezza e dalla presenza di educatori adeguatamente formati, un primo filtro di disagi e difficoltà per accompagnare nella ricerca di percorsi diversificati e atto a rafforzare la collaborazione tra i servizi socio-sanitari e gli enti locali, le scuole e le associazioni. Gli obiettivi sono, soprattutto, ampliare le capacità dei genitori di osservare il comportamento dei figli e amplificare in loro la consapevolezza dei comportamenti educativi che attuano, aiutare a gestire le problematiche che sorgono durante la crescita e che devono essere affrontate per tempo e con efficacia e prevenire il disagio individuale, favorire un sostegno al processo di formazione dell'identità."

 

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