LIVORNO – Yacht extra lusso e mete esclusive, tutto il meglio grazie al “tesoretto” evaso al fisco fino a che arrivano a bordo le Fiamme Gialle e la bella vita si conclude.
Un super Yacht che ha calato gli ormeggi a Cala de Medici, Porto Cervo, Ajaccio.
3000 cavalli motore per muovere 24 metri di yacht che possiede anche il necessario equipaggio, tutto a disposizione di due imprenditori di Livorno, marito e moglie, storici gestori di una gioielleria.
Un milione di euro, questa la spesa quantificata dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della G.d.F. di Livorno che avrebbe dovuto sostenere la coppia per disporre del prestigioso Yacht dal 2013 al 2016.
La notizia è riportata anche nei nostri tg che possono essere seguiti su cellulare in contemporanea con la diretta di Live tv.
Non sono stati i due però a spendere il denaro per beneficiare dello yacht.
Pur avendone la pressoché esclusiva disponibilità, il contratto di leasing era stato sottoscritto da una società di capitali a loro riconducibile.
Una “società di comodo” caratterizzata da una gestione in perdita e proprio costituita per celare la manifestazione di ricchezza e ottenere indebiti vantaggi tributari.
Le fiamme gialle livornesi hanno quantificato il valore della prestazione resa dalla società “interposta” nei confronti dei soci per ogni annualità.
Per il solo 2016, il maggior reddito così contestato in capo all’imprenditrice dei gioielli – socia di maggioranza al 90% della società di comodo – è stato di oltre 378 mila euro.
Un’evasione tale da superare le soglie di punibilità penali, tanto che i finanzieri hanno segnalato la donna alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Livorno per il reato di dichiarazione infedele.
Poi, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica, Dott.ssa Carmazzi, il GIP del Tribunale Dott. Sacquegna ha emesso un decreto di sequestro preventivo.
È così che, dopo aver solcato le onde e affrontato le sferzate del libeccio, per la donna è scattato il sequestro dei conti e delle proprietà. Con l’attività svolta è stato aggredito il patrimonio di un cosiddetto “grande evasore”, che ha celato la propria ricchezza reale dietro uno schermo societario.
Un’operazione condotta anche a seguito dell’azione di controllo economico del territorio tra il Comando Provinciale e il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Livorno.
Sullo sfondo l’obiettivo di assicurare una vigilanza dinamica e integrata sul territorio e sul mare e di acquisire dati, notizie e informazioni utili per prevenire e reprimere le forme di evasione ed elusione fiscale più gravi e pericolose per il Paese.