Vespa, compleanno di un idea geniale

PONTEDERA – Non dimentichiamoci mai il genio italiano e i giusti anniversari da ricordare come quello di questa domenica 29 marzo che ci rimanda alla Piaggio e alla mitica Vespa.

La Vespa era una nuova idea, una nuova opportunità sulla quale giocare il futuro dell’azienda e dei propri dipendenti.

L’Italia era allo sfascio dopo la II Guerra mondiale e nel 1946 l’80%, delle attività erano ferme a causa della distruzione di impianti e infrastrutture. I Piaggio stavano ricostruendo i capannoni e la filiera produttiva di Pontedera ma occorreva qualcosa da fare che piacesse, facesse mercato e rimettesse in moto la catena produttiva.

Il 29 marzo 1946 il nuovo scooter venne trasportato a Roma e portato al Circolo del Golf dove passava il suo tempo libero il Generale Stone, capo delle forze alleate in Italia.

Quel mezzo curioso, dalle sembianze minute e le piccole ruote piacquero al generale che ne capì le innovazioni ingegneristiche.

“Nelle strade strette e tortuose dei vostri paesi potrebbe essere un mezzo ideale per gli spostamenti” disse il Generale non senza un leggero tono di distinguo rispetto alle grandi metropoli americane.

Per diversi dei presenti, la Vespa apparve come un Trabiccolo con scarse capacità di affidabilità e potenza. L’importante è che piacesse agli americani, in quel momento erano loro ad avere i soldi e grazie all’imprimatur del generale, tra gli arrivi di aiuto del famoso Piano Marshall, arrivarono anche i fondi per far produrre quel trabiccolo.

Era l’ennesima sfida di una famiglia che aveva sempre navigato l’onda delle esigenze dei suoi tempi, cambiando spesso il proprio abito produttivo.

Il capostipite, Enrico Piaggio, aveva una segheria a Sestri Ponente e produceva mobili, poi, con l’avvento delle Navi da crociera fu promossa la produzione di arredamento navale e poco dopo anche per le carrozze ferroviarie.

I figli studiano e si appassionano di motori, si dedicano alle auto ma ancora di più all’aeronautica, così, espandendosi, la Piaggio copre più settori e per Pisa e Pontedera si concentra la parte dedicata alla aeronautica.

Eppure, nonostante la Piaggio abbia prodotto eccellenti motoscafi d’assalto nella grande Guerra, aerei per il trasporto pubblico negli anni venti e competitivi aerei da caccia e da bombardamento durante il secondo conflitto mondiale, senza scordare il primo elicottero in assoluto made in Italy, tutto quanto è stato in pratica dimenticato e quando si menziona il nome Piaggio, quel che viene in mente è proprio quel trabiccolo del ’46, la Vespa.

Una vera dimostrazione di duttilità di idee legate ai tempi e alle necessità. I primi modelli uscirono nel ’47 e dopo una correzione di mira tra resa e prezzo, il modello successivo decretò quel successo che permise in meno di dieci anni di arrivare a costruire 1 milione di vespe e a permettere agli italiani di muoversi e allargare i loro orizzonti come aperitivo al boom automobilistico che sarebbe arrivato di li a poco.

Ricordare quel compleanno vuole essere un augurio alle opportunità e alle idee che i tempi oscuri, anche quelli attuali, possono rivelare, perché è quando si soffre la difficoltà, che il genio italiano spunta fuori.

Facciamo gli auguri anche nei nostri notiziari che possono essere seguiti anche su mobile in contemporanea con la diretta di Live Tv

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