ROMA- Il Covid sta vincendo in tutta Italia e peggiora a livello nazionale e l'indice di contagio Rt è pari a 1,7 e oramai tutto il paese è classificabile a rischio alto di una epidemia non controllabile al momento.
La maggior parte del territorio è già compatibile con uno scenario 3 ma si sta scivolando velocemente verso lo scenario 4, il più grave, quello rosso.
I dati sono stati espressi proprio dall’Istituto Superiore di Sanità dopo la messa in atto della programmazione voluta dal governo in merito al tentativo di evitare il più possibile un lockdown generalizzato.
Una valutazione che bypassa il clima rissoso dei rapporti di relazione tra Governo e regioni, laddove la Lombardia ha il record di RT a 2,08 e protesta per il colore che le è stato assegnato.
A scendere le altre regioni e le provincie autonome ma siamo comunque ben al di sopra della soglia di limite di guardia.
La situazione epidemiologica da Covid continua a peggiorare e fra le preoccupazioni maggiori c’è quella relativa alle strutture sanitarie.
L'indicazione e' quella di una necessaria drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone in modo da alleggerire la pressione sui servizi sanitari.
È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile.
Nonostante i numeri calino a livello nazionale, il rapporto fra casi positivi al covid e tamponi continua a essere alto.
Da 3 giorni ormai si è attestato su valori superiori al 17%, primo indicatore di come i numeri dell'epidemia continuino a sfuggire numerosi dalle maglie del tracciamento.
Avere un quadro fedele della situazione epidemiologica è comunque molto difficile perché "l'indice Rt viene calcolato sulla base della data in cui sono comparsi i sintomi.
Il rapporto fra i casi Covid positivi e tamponi continua a essere "molto alto in tutto il Paese".
L'andamento dei decessi mostra invece un rallentamento, in linea con la curva epidemica, che ormai mostra di avere un tempo di raddoppio dei casi superiore a sette giorni.
In pratica al momento si è riusciti a rallentare la pressione di aggressività del Covid ma non il suo livello di virulenza che non è mai scemato.
E’ assai probabile che l’Italia a colori abbia una validità già limitata nel tempo e parlare di giallo, arancione o rosso sia solo una questione di giorni.
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