Livorno, caos societario. L’ennesimo appello del sindaco Salvetti

LIVORNO - C'è grande preoccupazione nel Livorno Calcio; nei giorni scorsi nella sede della società è arrivata una Pec da parte di quattro giocatori che alla luce del mancato pagamento della messa in mora (la società ha versato soltanto il 60% dei 130mila euro necessari), hanno fatto valere l’opzione dello svincolo, un loro diritto. Si tratta di Davide Agazzi, il miglior centrocampista della C, giocatore fuori categoria, elemento di cui il Livorno non può fare a meno, Antonio Porcino, Davide Marsura e Mendes Murilo.

I quattro dovrebbero restare fino alla pausa del campionato, quindi fino al 23 dicembre (giorno di Como-Livorno); Agazzi, Porcino, Marsura e Murilo saranno comunque a disposizione di Alessandro Dal Canto a Grosseto (sabato alle 17.30) dove la squadra proverà a fare punti, che poi le verranno tolti a causa di questi continui ritardi.

 

Nella serata di questo venerdì, anche il sindaco Luca Salvetti ha espresso tutta la sua perplessità e preoccupazione sulla questione Livorno Calcio:"In questo 2020 l’amministrazione ha svolto un ruolo delicato nelle vicende del Livorno calcio - scrive il sindaco - cercando di coadiuvare la famiglia Spinelli nel proprio intendimento di vendere la società, incontrando diversi imprenditori o gruppi interessati all'acquisto del Livorno calcio con l’obbiettivo di facilitare il loro contatto con la proprietà, ma soprattutto proponendo una posizione ferma sulla tutela della società che è un patrimonio sportivo della città. Questo nel tempo lo abbiamo ricordato al presidente Spinelli, ai potenziali acquirenti, al presidente Navarra, a tutti i soci di Banca Cerea ed ora lo ricordiamo con forza anche al presidente Heller e al gruppo Carrano che si è inserito nella nuova compagine societaria come elemento di spicco della gestione. In questi giorni insieme ai tifosi abbiamo atteso che venissero rispettate scadenze e onorati impegni ma i continui rinvii hanno finito per generare un clima di grande sfiducia che non è possibile tollerare. Oltre a questo c’è la situazione preoccupante di giocatori (alcuni già pronti a svincolarsi), staff tecnico, dipendenti e collaboratori che non ricevono quanto dovuto per il lavoro e il contributo che stanno dando in maniera esemplare in questa fase. Il tutto con il rischio concreto di penalizzazioni e i giudizi preoccupati dei vertici della lega calcio di serie C. Sono così a chiedere con forza che coloro che si sono proposti, con dichiarato entusiasmo, per gestire la stagione rompano gli indugi, chiariscano l’operato e soprattutto diano, come promesso, le garanzie economiche e finanziaria che servono ad onorare la stagione. Livorno da sempre è pronta a sopportare qualsiasi tipo di rendimento della squadra, a gioire per le vittorie e ad imprecare per le sconfitte, ma non può accettare gestioni non trasparenti e cristalline".

 

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