La pandemia oggi fa meno paura ma le regole restano quelle già fissate: così diventa obbligatorio il super green pass nei luoghi di lavoro per chi ha 50 anni già compiuti o li compie entro il 15 giugno. E sono quasi 9 milioni i lavoratori interessati. Per alcuni di loro in realtà quell’obbligo c’era già (nella sanità, nella scuola, nella pubblica sicurezza) ma per tutti gli altri l’obbligo scatta proprio dal 15 febbraio.
Non basterà più dunque il tampone negativo che dava diritto al green pass base. Quest’ultimo sarà sufficiente ancora per gli under 50.
Cosa succede se il lavoratore non ha il green pass rafforzato? Sarà considerato assente ingiustificato, senza conseguenze disciplinari e con diritto a conservare il posto di lavoro. Ma non riceverà più lo stipendio fino al 15 giugno e potrà essere sostituito dalle aziende con contratti a termine di 10 giorni rinnovabili più volte.
Se invece, pur non avendo il green pass rafforzato, accederà lo stesso al luogo di lavoro scatterà la sanzione, che va da 600 a 1500 euro.
Naturalmente ci sono anche delle eccezioni: per ragioni di salute che devono essere documentate dal medico. Sulle pagine del Ministero della Salute ci sono tutte le indicazioni e i casi di esclusione dall’obbligo.
La battaglia di alcune forze politiche punta ora a ridurre i tempi di applicazione del provvedimento. Il ministro Speranza per ora tira diritto ma c’è chi chiede che questa norma che obbliga al super green pass decada già tra un mese. Vedremo gli sviluppi.
servizi nei nostri telegiornali.