Scapigliato ha presentato i progetti per tre nuovi impianti. Sono condivisi con Alia Servizi Ambientali Spa e i partner tecnologici ed industriali. Potranno rientrare nel nuovo piano regionale dei rifiuti.
Quali sono i tre impianti? Il primo è il biodigestore anaerobico. Con un investimento di 40 milioni di euro consentirà di produrre grandi quantità di biometano. Sarà distribuito in rete e anche vicino all’impianto per favorire la mobilità sostenibile.
Il secondo impianto richiede un investimento di 15 milioni. Si tratta di una piattaforma di recupero delle plastiche (“Fabbrica dei materiali”). Provengono, per circa 95.000 tonnellate, soprattutto dal flusso dei rifiuti speciali e oggi, invece, vanno quasi esclusivamente in discarica.
Il terzo impianto, per un importo di 4 milioni, dovrà migliorare l’attuale impianto di trattamento e recupero dei rifiuti urbani indifferenziati. La nuova tecnologia consentirà di incrementare il recupero di materia per circa un 30% in più di plastica, carta, metalli.
Dice Alessandro Giari, presidente e amministratore delegato di Scapigliato:. Sarà un polo innovativo che sarà caratterizzato esclusivamente dal principio del recupero e dalla capacità di trasformazione del rifiuto in risorsa ed energia, andando davvero, e non a parole, a realizzare il progressivo superamento della vecchia discarica e costruendo il Polo dell’economia circolare”,
Un servizio nei nostri telegiornali di oggi 12 aprile.