Il rigassificatore? Potrebbe finire nell’Adriatico

L'ipotesi per il rigassificatore di Piombino è che alla fine, dopo tre anni, venga trasferito nell'Adriatico. Lo dice il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani al nostro telegiornale di oggi, 7 marzo. Interviene a margine della seduta del Consiglio regionale, confida che non si aspetta sorprese dalla decisione del Tar delle prossime ore e constata un buon avanzamento dei lavori per la collocazione provvisoria della piattaforma.

Nell'Adriatico dopo tre anni

I giornalisti insistono con Giani. Snam deve sprimere un parere definitvo sulla ricollocazione dell'impianto entro il 25 marzo. Quella nell'Adriatico appare una soluzione realistica, anche se sarà necesssario staccare l'impianto dalla rete iniziale.

Il silenzio per le vittime di Cutro

Il Consiglio regionale era iniziato con un minuto di silenzio per le vittime del naufragio di Cutro. E la richiesta di farlo, qui a Firenze, è partita dal portavoce dell’opposizione, il consigliere della Lega Marco Landi.

I provvedimenti approvati dal Consiglio regionale

Poi sono cominciati i lavori e subito c’è un rinvio della norma sul sottosegretario della presidenza della giunta. E’quella che di fatto attua le modifiche allo Statuto regionale in questo ambito. Argomento spinoso, trattato già molte altre volte. Sul nome prescelto però il presidente Giani ancora non si è espresso.

La seduta prosegue senza particolari sussulti. I consiglieri approvano la legge che riorganizza il sistema degli interventi di sostegno alle imprese. C’è, collegato ad esso, anche un documento, sul quale convergono tutti, per valorizzare e incentivare l’occupazione e l’imprenditoria femminile. Via libera anche alla legge che disciplina gli istituti pubblici di cura e ricerca. In Toscana sono due: il Meyer di Firenze (che ha già questo status) e la Fondazione Monasterio di Pisa e Massa.

 

 

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