Tra 45 giorni si vota, comincia la ‘par condicio’

Mancano 45 giorni: a metà maggio (il 14 e il 15) si vota in una ventina di Comuni toscani. I capoluoghi sono Pisa, Massa, Siena. Ma ci sono anche città importanti come Pescia, Pietrasanta, Campi Bisenzio.

In queste ore è entrata in vigore la normativa sulla par condicio, che impone alle amministrazioni coinvolte di non fare più comunicazione istituzionale (se non necessaria  e impersonale) e impone un bilanciamento delle presenze dei politici in tv.

La provincia che ne ha il numero maggiore di comuni al voro è quella di Grosseto. Sono cinque: Castell’Azzano, Gavorrano, Magliano, Monte Argentario, Semproniano. Nella provincia di Pisa, oltre al capoluogo, elezioni anche a Montecatini Val di Cecina e Santa Maria a Monte.

Si vota a Capraia e a Rio nella provincia di Livorno, a Lucca c’è solo Pietrasanta. Molto interessante la nuova sfida di Pescia, dopo le note vicende giudiziarie e politiche degli ultimi anni.

Nell’elenco ci sono anche Capolona e Caprese Michelangelo (nell’Aretino), Impruneta e Marradi (oltre a Campi) nell’area fiorentina e poi Poggio a Caiano (Prato) e Ponte Buggianese (Pistoia).

L’eventuale turno di ballottaggio, possibile solo per i Comuni con più di 15mila abitanti se nessun candidato otterrà la maggioranza, sarà il 28 e 29 maggio. Può interessare dunque Pisa, Massa, Siena, Campi Bisenzio, Pescia e Pietrasanta.

L’accelerazione del Governo (in molti si aspettavano il voto a giugno, e non tra 45 giorni) costringe adesso i partiti e i candidati a un vero slalom tra ponti festivi e primaverili. Da metà aprile cominceranno anche le nostre trasmissioni di informazione (anche in streaming), mentre tutti i soggetti politici possono prenotare sulla nostra emittente, oltre agli spazi a pagamento, anche quelli gratuiti.

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