Marco Torre confermato alla direzione generale di Monasterio

FIRENZE Marco Torre riconfermato alla direzione generale di Fondazione Monasterio: questa mattina  la firma dell’atto con cui il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha rinnovato l’incarico a Torre affidandogli il secondo mandato triennale.

Marco Torre, classe 1976, laurea in economia all’Università di Pisa e due master in management e sanità in Bocconi e al Sant’Anna, cresciuto in Monasterio, è alla  guida dell’Ente che  gestisce l’Ospedale del Cuore di Massa e l’Ospedale San Cataldo-Cnr di Pisa, dal 2020. Ha, infatti, assunto il primo incarico pochi giorni prima dell’emergenza pandemica che ha chiamato l’intero sistema sanitario nazionale e regionale ad una profonda riorganizzazione. Nell’ambito di quella riorganizzazione, Monasterio e i suoi ospedali, coordinati dalla direzione generale, hanno svolto un ruolo fondamentale: la task force toscana li ha individuati come  strutture no Covid deputate a garantire, in particolare durante la fase del lockdown, i percorsi clinici legati alle reti assistenziali tempo-dipendenti, come la rete della cardiologia e cardiochirurgia pediatrica e la rete dell’infarto acuto.

Marco Torre

Marco Torre ha, quindi, esordito alla guida di Monasterio in piena fase pandemica, inaugurando nuovi percorsi di condivisione interni alle strutture ospedaliere che garantissero la massima partecipazione del personale clinico, di ricerca e tecnico amministrativo. I percorsi partecipativi si sono sostanziati soprattutto attraverso quelle che Monasterio ha ribattezzato “Call for ideas”, meeting online, iniziati in piena fase pandemica e diventati  routine e modello, per disegnare progetti condivisi che si sono tradotti, lo scorso dicembre,  nella stesura del primo piano strategico di Fondazione Monasterio. Un piano che sintetizza valori, mission e obiettivi per i prossimi dieci anni.

La Regione, nel segno della continuità, conferma alla direzione generale Marco Torre, apprezzandone i risultati raggiunti, in termini di qualità della cura e della ricerca, durante il primo mandato.

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