ROMA- Le strisce pedonali che collegano una strada urbana da un capo all'altro del suo tratto sono più pericolose del Covid?. In effetti, dati alla mano, in questi 3 mesi, falcia più la strada del Covid che è in calo, mentre al contrario la morte del pedone sulla strada sale. Sono 135 i pedoni morti sulle strade italiane nei primi tre mesi del 2023, contro i 111 dello scorso anno: lo riporta l'Osservatorio Pedoni dell'Asaps, l'Associazione sostenitori Polstrada. Una lunga scia di sangue comunque parziale, perchè non tiene conto dei gravi feriti che spesso muoiono negli ospedali anche a distanza di mesi perché l’ Istat classifica solo i decessi avvenuti entro 30 giorni dal sinistro. Un aumento che indica un peggioramento della situazione. Molti pedoni sono stati investiti sulle strisce pedonali dei centri urbani, nonostante sia prevista la perdita di otto punti dalla patente in caso di mancata precedenza da parte dei conducenti di veicoli. Alcuni addirittura sono stati falciati sui marciapiedi e la norma sanzionatoria oltre ad altre mancanze dettate dalla crisi economica e da una somma di altre negligenze porta il conducente del mezzo alla fuga, in genere. Nel complesso sono deceduti in maggioranza anziani, più di 60 avevano oltre i 65 anni, 7 invece quelli al di sotto dei 18 anni.
