Tre giorni dedicati al riuso creativo

LIVORNO - Dopo il successo registrato lo scorso anno con la prima edizione, il Comune di Livorno e AAMPS/RetiAmbiente, in collaborazione con la Cooperativa sociale “Brikke Brakke”, organizzano la seconda edizione dell’evento “RI-LIFE LIvorno in FEsta per il RIuso”.L’obiettivo primario è di sensibilizzare ulteriormente la cittadinanza al consumo consapevole e a prestare maggiore attenzione a cosa si deve inevitabilmente buttare e a cosa invece può essere riutilizzato.Una vera e propria kermesse ricca di appuntamenti dedicati ai temi della sostenibilità e del riutilizzo degli oggetti da riportare a nuova vita per ridurre in modo significativo l’impatto sull’ambiente e i costi che la comunità deve sostenere per il corretto conferimento di materia.È prevista la partecipazione di numerosi soggetti locali e non in un’area-stand dove verranno realizzati laboratori creativi, giochi, spettacoli, musica e sorprese rivolte sia ai bambini che agli adulti (presente anche un punto ristoro e una gelateria).L’appuntamento è per i giorni dal 5 al 7 maggio al Centro del riuso creativo “Evviva” in via Cattaneo 81 a Livorno (ingresso gratuito e ampio parcheggio).L'iniziativa è stata presentata nel corso di una partecipata conferenza stampa.

Giovanna Cepparello, assessora all’Ambiente Comune di Livorno:"RI-LIFE mi piace e sono orgogliosa di poter contribuire come Comune. È un’iniziativa che guarda lontano e che offre una serie di eventi che vanno da quelli più leggeri e divertenti ad altri che fanno riflettere e fanno pensare. Il tema centrale è quello del riuso che non è solo una buona pratica ma che sta diventando sempre di più una sorta di filosofia del consumo. Vedo che sta prendendo piede la pratica del riuso, un po’ per necessità, l’inflazione ci spinge ad essere più industriosi nell’utilizzo delle risorse economiche, ma anche perché probabilmente, specialmente nei giovani si è diffuso il tema del consumo consapevole, c’è un atteggiamento più maturo, più consapevole rispetto a quello che prima si chiamava consumismo, ora questa parola sembra diventata desueta, invece consumismo è ciò che ci circonda, è il complemento essenziale del capitalismo che continuamente inventa bisogni che non ci sono, e che rende l’uomo contemporaneo homo consumens. Ottimo che una città dedichi tre giorni al tema del riuso. quest’anno ci sono dei passi in avanti, le scuole sono coinvolte in maniera più capillare, sono convinta che le nuove generazioni ci regaleranno delle sorprese su queste tematiche".

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