I risultati del voto di Pisa: ballottaggio il 28 e 29 maggio

PISA - E alla fine il verdetto (provvisorio) è arrivato poco prima delle due di notte. E abbiamo aggiornato subito i nostri telespettatori alla fine della lunga, lunghissima maratona in diretta cominciata nel pomeriggio all’interno di palazzo Gambacorti a Pisa e conclusa fuori, nella piazza, perché il Comune stava chiudendo le porte.

Dunque, sarà ballottaggio il 28 e 29 maggio per scegliere il sindaco. Michele Conti arriva ad un soffio dal 50% (49,96%), Paolo Martinelli (lo sfidante) si ferma al 41,12%. Francesco Auletta registra un buon risultato (6,7) e sicuramente sarà corteggiatissimo dal centrosinistra in vista del ballottaggio. Male il terzo polo di Rita Maritii (1,34%, sotto l’1% gli altri due candidati Dei e Polacco.

La corsa alle preferenze

Se diamo un’occhiata ai voti delle liste registriamo il primato del Partito Democratico (23,5%). In cima alle preferenze i segretari Ferrante e Trapani.

Fratelli d’Italia supera il 17% e il record del consenso è di Raffaele Latrofa (976).

La sorpresa è la lista di Conti, Pisa al centro. Che si piazza al terzo posto (14,5%): la più votata è Frida Scarpa.

Tiene la Lega, che supera il 10% e piazza al primo posto il deputato Ziello.

Al quinto posto del voto di lista troviamo invece una lista che sosteneva Martinelli (La Città delle persone, al 6,73%): Emilia Lacroce è stato il più votato.

Tiziana Nadalutti è invece la più votata di Una città in Comune (5,79%).

In Snistra unita per Pisa (poco più del 5%) la spunta Luigi Maria Sofia.

Paolo Pesciatini trascina il voto della sua lista (che arriva quasi al 4,5%), non va bene invece per l’altro ex assessore Magnani (la sua lista si ferma allo 0,76%).

Il Movimento 5 stelle supera di poco il 3% (Anna Baronti è la più votata), Forza Italia si ferma al 2,99% (Bonsangue e Buscemi sono in cima alle preferenze).

Tra i _Riformisti (2,21%) la prima è Anna Baronti. Tutte le altre liste sono sotto il 2%, anche il cosiddetto terzo polo che registra un deludente 1,35%.

Quel 9% che fa la differenza in vista del 28 e 29 maggio

In pratica, al di fuori dei due candidati principali, che si sfideranno a fine mese nel ballottaggio, gli altri si sono divisi meno del 9% dei voti. Ma è la stessa differenza che ora c’è tra Conti (in vantaggio) e Martinelli che insegue. E’ chiaro che la campagna elettorale in questa fase, fino al 28 e 29 maggio, finirà per coinvolgerli tutti.

 

 

 

 

 

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