Sindaci per tre mandati? Il dibattito

Ormai si parla apertamente di superare il limite dei due mandati per i sindaci.

Già, perchè mentre le nuove giunte di Pisa, Massa e Siena cominciano a lavorare (e così quelle degli altri comuni dove si è votato a maggio), l’occhio della politica si proietta al 2024. Quando, oltre alle Europee (già fissate, saranno il 9 giugno) ci saranno le elezioni nei tre capoluoghi toscani più popolosi: Firenze, Prato, Livorno. E si voterà in altre decine di comuni: saranno 190 in totale.

E’ ancora presto per sapere i nomi dei candidati, il percorso si avvierà dopo l’estate.

Molti sindaci uscenti però (gli stessi Nardella e Biffoni) sono alla fine del secondo mandato e con le regole attuali non potranno essere rieletti. A meno che… non spunti l’ipotesi del terzo mandato. Che già c’è per i comuni piccoli, quelli sotto i cinquemila abitanti. E che molti adesso vorrebbero estendere. E’ una volontà bipartisan, negli ultimi giorni la proposta è rilanciata dai sindaci della provincia di Siena, la Lega ne sta facendo una battaglia politica nazionale soprattutto al Nord. Lì infatti punta a confermare i suoi sindaci.

Sottolinea il sindaco di Prato e presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni che il limite del secondo mandato esiste solo in Italia, constata che il suo partito (il Pd) è ancora timido su questa eventualità (la segretaria la vuole escludere assolutamente per i presidenti di Regione) e auspica comunque che ci possa essere un’apertura. C’è un’altra variabile niente affatto secondaria, adesso. Ed è quella del Pnrr. I progetti già avviati hanno tempi molto stretti, la continuità potrebbe favorire il loro completamento. Sempre che i cittadini, con il loro voto, vogliano davvero che un sindaco resti al suo posto per più di due mandati.

Un ampio servizio è nei nostri telegiornali di oggi, 20 giugno.

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