L’economia toscana cresce, secondo l'Irpet. Con tante difficoltà e qualche incognita per il futuro, ma corre più che altrove.
L’Istituto per la Programmazione Economica della Toscana ha presentato i dati nel corso di un confronto in Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze. Gli esperti calcolano nel 2022 un +4,1% del Pil (a fronte del +3,8% italiano). Per il 2023 è attesa, come nel resto del territorio nazionale, una frenata, ma la stima di un +1,1% conferma una dinamica espansiva, che dovrebbe proseguire con un +1,3% nel 2024 e nel 2025.
A trainare la crescita toscana dello scorso anno sono stati i flussi turistici particolarmente accentuati nella nostra regione.
Per sostenere in futuro la dinamica espansiva, sarà centrale continuare a cogliere a pieno le opportunità di investimento del Pnrr e dei fondi europei.
Dal mercato del lavoro arrivano segnali incoraggianti. Sono stati 89mila gli addetti in più rispetto al 2019, ben oltre la metà di occupazione stabile con 54mila conversioni da contratti a termine in indeterminato, l’incremento più alto negli ultimi tredici anni.
Il saldo è positivo anche nel primo trimestre 2023. L’aumento riguarda tutti i settori, eccetto il comparto del credito e assicurativo-finanziario. Il tasso di disoccupazione quest’anno dovrebbe ridursi di un ulteriore 0,1% per attestarsi al 6,0%. Sui consumi delle famiglie, ha pesato l’inflazione che appare rallentare negli ultimi mesi. Il 2022 ha toccato l’8,1% su base annua. Sono cresciuti soprattutto i prezzi dei beni (+11,9%), molto meno i servizi (+3%). Per il 2023 si stima un’inflazione sopra il 5%.
C'è una evidente criticità invece nel reperimento del personale. Secondo gli esiti di un questionario sottoposto nelle scorse settimane da Irpet a un campione di imprese manifatturiere e turistiche della Toscana, il 96% di quelle con posti vacanti dichiara di non riuscire a coprire agevolmente i fabbisogni.
Sulle dinamiche espansive rischia di incidere anche il peggioramento del clima di fiducia delle famiglie. In base a un’indagine realizzata a inizio giugno, 16 nuclei su 100 si percepiscono poveri, erano 14 l’anno precedente. Ogni 100 nuclei, in 60 dichiarano di arrivare con difficoltà a fine mese: 2 in più di quante non lo dichiarassero nel corso del 2022. L’indagine segnala inoltre una rinuncia al consumo di alcune tipologie di beni. Il 53% delle famiglie ha fatto fronte all’aumento delle bollette contraendo i consumi. Per i prodotti alimentari, il 61% delle famiglie cerca il prezzo più conveniente, il 37% evita gite e viaggi, il 35% ha rinunciato a spese per mobili e articoli per la casa, mentre il 33% a quelle per ristorazione e tempo libero.
Il reportcontiene un focus sulle ripercussioni del Decreto Lavoro, che ha riformato il reddito di cittadinanza.
Secondo Irpet, la riforma porterà in Toscana una riduzione della platea dei beneficiari pari a 12mila nuclei (-24%) e 37mila individui (-36%). A regime, quando la richiesta per lo Strumento di formazione non potrà essere rinnovata, si ipotizza un dimezzamento dei beneficiari (-55mila individui).
Gli investimenti realizzati grazie al Piano produrranno un innalzamento dello 0,8% del Pil regionale e dell’1% dell’occupazione in media annua rispetto ad uno scenario senza Pnrr. Al 1° giugno 2023, sono 7.976 i progetti Pnrr in attuazione, pari a poco meno di 7,4 miliardi di euro. La quota maggiore di risorse, il 30%, riguarda la Missione 2 (Rivoluzione verde e transizione ecologica). Segue la Missione 4 (Istruzione e ricerca), con il 20% delle risorse complessive, e la Missione 1 (Digitalizzazione, innovazione, cultura e turismo), che assorbe il 15%. Il 64% è destinato ad investimenti in opere pubbliche, mentre il restante 36% si suddivide fra spesa corrente per beni e servizi e incentivi a imprese o contributi. È la Pubblica Amministrazione, in particolare i Comuni, la principale beneficiaria dei progetti ammessi a finanziamento con il 65% del totale, il 12% è la dotazione di risorse per le imprese.
Due servizi ("L'economia toscana cresce ma con delle icnognite per il futuro") sono all'interno del nostro telegiornale.