Firenze- Il clima registra eventi sempre più estremi e già questi sono aumentati deò 37% nei primi sei mesi dell’anno in Toscana tra nubifragi, grandinate, bombe d’acqua, trombe d’aria che hanno colpito a macchia di leopardo provocando gravi danni soprattutto nelle campagne dove sono centinaia le aziende agricole danneggiate. È quanto emerge dall’analisi Coldiretti Toscana sulla base dell’Osservatorio Città Clima in riferimento all’allerta arancione della protezione civile. Il 2023 è stato infatti segnato, fino ad ora prima da una grave siccità e poi negli ultimi 2 mesi dal moltiplicarsi di eventi meteo estremi, alluvioni lampo, grandinate e gelate tardive che hanno ridotto la capacità produttiva delle imprese agricole tra rese inferiori, prodotti danneggiati e mancati raccolti e provocato danni alle strutture e alle infrastrutture. Secondo i dati raccolti sono centinaia le attività colpite da questi eventi estremi. I chicchi di grandine che si sono scagliate su viti, ortaggi, alberi da frutto e cereali hanno prodotto 8 milioni di euro di danni. Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal maltempo ad un sole dardeggiante con sbalzi termici significativi che mettono in pericolo le produzioni agricole e la sostenibilità economica delle aziende agricole.