A Firenze, mercoledì, c’erano tutti i prefetti, i questori, i sindaci delle città capoluogo al vertice sui flussi migratori nella nostra regione. E c’erano naturalmente il presidente della Regione Toscana Giani con gli assessori Ciuoffo, Monni e Spinelli. Tema del vertice convocato dal prefetto di Firenze: la redistribuzione dei cittadini stranieri. Il Governo ha stabilito alcuni criteri (c’è anche quello dell’estensione territoriale) in base ai quali in Toscana dovrebbero arrivare circa tremila migranti (saranno 50mila in tutta Italia).
E il presidente Giani attacca: quel criterio, utilizzato poche volte in passato, penalizza la Toscana. I territori maggiormente interessati dovrebbero essere quelli di Siena. Grosseto e Arezzo, così come per gli sbarchi il peso maggiore è toccato senza dubbio a Livorno e Carrara.
Le prefetture hanno confermato la volontà di fare un confronto maggiore con il terzo settore, cercando soluzioni idonee per ogni territorio.
Per i minori non accompagnati è stato richiesto un maggior coinvolgimento da parte di quelle prefetture che oggi vedono poche strutture ad essi dedicate, affinché vi sia maggiore solidarietà e omogeneità sull’intero territorio della Toscana.
Poche ore dopo il segretario del Pd toscano Emiliano Fossi ha chiesto alla Regione il rifinanziamento della legge toscana per l’assistenza sanitaria, dimora e scuola per tutti. Critiche alla proposta arrivano già dalle opposizioni. Insomma, sui flussi migratori, si riaccende la polemica tra Firenze (e la Toscana) e Roma.