Tartufi, nuova legge regionale

Nuova legge per la ricerca e la coltivazione dei tartufi in Toscana. L’ha votata a maggioranza il Consiglio regionale (contraria Italia Viva, astenuti i consiglieri di Lega e Fdi).

La legge definisce i luoghi per la raccolta e il nuovo calendario, adeguato ai cambiamenti climatici in atto. Introduce anche un percorso formativo (con tanto di esame finale) per ottenere l’idoneità alla ricerca. Anche i cani da tartufo avranno regole nuove (e aree attrezzate) per l’addestramento.

La presidente della commissione Sviluppo economico e rurale Ilaria Bugetti ha messo in evidenza come “la Toscana sia una delle regioni più importanti per produzione e la raccolta dei tartufi, e che l’iter della legge abbia tenuto conto di tanti pareri diversi.  Il tartufo è un prodotto spontaneo e non è ritenuto un prodotto agricolo, altrimenti il nostro approccio – ha commentato - sarebbe stato diverso”. Polemico il capogruppo di Italia Viva Stefano Scaramelli, secondo il quale la legge penalizza il territorio senese. Immediata la replica dei consiglieri del Partito Democratico.  La consigliera Lucia De Robertis ha voluto sottolineare come “non si sia voluto penalizzare nessuno. Noi rappresentiamo tutta la Toscana e tuteliamo chi della raccolta dei tartufi ha fatto una professione e chi la gode come attività ludica”. La questione ha riscaldato gli animi e riacceso la polemica tra i due gruppi di maggioranza. Ne parliamo anche in Regionando, venerdì sera su Telegranducato.

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