Roma- L’Euro sta cedendo sulle sue gambe. Da quando la nuova moneta dell’Unione Europea è nata, nel 2002, per la prima volta il suo valore di cambio è sotto il dollaro. La BCE ha sempre tenuto il tasso di inflazione pari o poco al di sotto del 2% annuo ma ora non riesce più a farlo, come mai?
Ma negli ultimi 18 mesi qualcosa impasta gli ingranaggi e per la nona volta è stato deciso un aumento dei tassi di interesse dello 0,25%.
Le prospettive economiche dell’Eurozona nel breve periodo sono peggiorate ha confermato la presidente Christine Lagarde. Per tornare con la barra del timone al centro occorre alzare gli interessi, ma questo linguaggio freddo, borsistico non lavora a favore dei singoli cittadini, delle coppie, delle famiglie, che hanno contratto un mutuo per acquistare una casa e se in particolare è stato suggerito di farlo a tasso variabile i guai sono evidenti. Su settembre si apre uno spiraglio, ma Lagarde è impietosa, se andasse tutto bene, a settembre non ci saranno aumenti, non ha detto che gli interessi torneranno ad abbassarsi, anzi, se a dicembre la condizione dovesse ancora essere instabile si dovrà determinare se rialzare o mantenere.
Facendo i conti, da quando è iniziata la pratica di alzare l’asticella, nove volte fa, l’aumento in totale è stato del 63%, in pratica 290 euro in più di rata da pagare per mutuo medio standard.
Un esempio, un mutuo standard di 126.000 euro per un piccolo appartamento con piano di restituzione in 25 anni firmato nel gennaio 2022. La rata mensile di febbraio 22 è di 456 euro. La rata agosto 23 è di 742 euro. Le previsioni però indicano che andrà meglio nel 2024, che addirittura da giugno 2024 gli interessi potrebbero scendere tornando alle origini, bisogna farsi forza e resistere, per un periodo oscuro che arriverà fino alla prossima estate, ma attenzione, chi lo dice sono gli stessi che avevano garantito che il tasso variabile non si sarebbe mai mosso.