Diffusione del granchio blu, interviene il Governo

Torniamo a parlare del granchio blu il piccolo crostaceo originario dell'Atlantico del Nord e che ha invaso anche il mar Mediterraneo, è diventato un problema per l'intero ecosistema dei mari italiani e di conseguenza per la nostra industria della pesca. In questa estate del 2023 il granchio Blu ha infestato anche la Toscana, dalla laguna di Orbetello all'isola d'Elba.

Per le imprese ittiche e dall'acquacoltura il granchio blu è ormai una minaccia reale. L'ultimo grido di allarme è arrivato il 27 luglio scorso da Federagripesca che ha denunciato come il proliferare del granchio blu sia ormai un serio problema per l'intera filiera in quanto si ciba di molluschi e novellame. A rischio, dunque, la produzione di vongole, cozze e ostriche tanto che gli stessi produttori hanno denunciato danni oltre il 50% per un settore che ogni anno muove circa 100 milioni di fatturato.

Allarme raccolto dal governo tanto che al prossimo Consiglio dei ministri prima della pausa estiva nel decreto omnibus potrebbe trovare una norma su misura che stanzia 2,9 milioni di euro per per contenere il fenomeno della diffusione e di «impedire l'aggravamento dei danni inferti all'economia del settore ittico. A finanziare la guerra al granchio blu sarà il ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste che con un decreto del ministro dovrà individuare le aree geografiche colpite dall'emergenza, i beneficiari, le modalità di presentazione delle domande, i costi ammissibili e poi i criteri per la distribuzione dei fondi.

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