Le scuole rivedano al rialzo i tetti di spesa per i libri ma le Regioni aumentino i buoni per le famiglie meno abbienti e innalzino l'Isee minimo. Così l'Associazione nazionale dei Presidi lancia l'allarme sul caro libri scolastici: "c'è stato un aumento tra il 7 e il 15% per i rincari delle materie prime come la carta e ciò pesa sulle famiglie".
Rusconi manda un messaggio anche agli editori: "I libri di testo - dice il portavoce Rusconi- siano un po' più spartani. Servirebbe da parte loro una maggiore parsimonia per renderli meno costosi: ho visto libri in Giappone, molto spartani, su carta riciclata".
"Tutte le scuole poi hanno ormai le lavagne interattive multimediali, e gli insegnanti riescono a prendere molti materiali da internet -aggiunge- Per cui incrementiamo le biblioteche di classe e quelle digitali".
L'ultimo tassello però devono metterlo le famiglie: "Il libro di testo costa caro - afferma Rusconi - ma il corredo scolastico è molto più caro. I genitori devono riequilibrare le manie consumistiche dei ragazzi. Allora se si deve fare qualche sforzo - conclude il preside - lo si può fare nei riguardi della formazione culturale e non tanto delle smanie consumistiche".