La Banca Centrale Europea non molla e continua ad aumentare il tasso di interesse che raggiunge così il livello record del 4,5%.
Lo ha annunciato la presidente della banca, Christina Lagarde, dopo la riunione di questo giovedì. Hanno vinto i falchi dunque, nonostante alcune resistenze interne e un malumore sempre più diffuso negli stati più deboli.
E ora cosa accadrà? L’ipotesi più accreditata è che adesso ci possa essere una pausa ma che gli aumenti possano continuare in futuro. Il motivo? L’inflazione resta alta e con l’aumento del tasso si punta a ridimensionarla. Ma per ora questo non è accaduto, almeno nella misura sperata. E ci sono state altre conseguenze negative: la crescita dell’economia rallenta (anzi, le previsioni per il futuro sono poco incoraggianti) ed è cresciuto il costo di mutui variabili e prestiti. Per i primi ora si prevede un ulteriore rincaro fra i 15 e i 30 euro al mese (in un anno però sono già saliti di oltre il 50%). Sarà una ulteriore mazzata sulle famiglie e sulle imprese.
Le prime reazioni negative sono arrivate proprio dal Governo italiano. Ma la Bce va avanti per la strada che ha intrapreso ormai da poco più di un anno.
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